Carminati, da Warhol a Guttuso: il suo tesoro da 27 milioni ora è patrimonio dello Stato

Le società gli immobili, ma soprattutto l'arte. Da ieri è nelle mani dello Stato il patrimonio del Mondo di mezzo, beni sequestrati dal Ros dei carabinieri nel...

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Le società gli immobili, ma soprattutto l'arte. Da ieri è nelle mani dello Stato il patrimonio del Mondo di mezzo, beni sequestrati dal Ros dei carabinieri nel 2014 e adesso definitivamente acquisiti dal Gico della Guardia di Finanza, dopo la decisione della Cassazione che, lo scorso ottobre, ha reso definitiva la confisca. Un tesoro che vale 27 milioni di euro appartenuti al Nero Massimo Carminati e al suo socio Salvatore Buzzi, protagonisti principali della maxinchiesta della Procura di Roma che, nel dicembre 2014, ha sconvolto la Capitale.

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Ma non solo. I beni confiscati, tra i quali ci sono anche quote societarie e auto, appartenevano anche ad altri imputati: Roberto Lacopo, Agostino Gaglianone, Fabio Gaudenzi, Cristiano Guarnera e Giovanni De Carlo, tutti arrestati nell'ambito della prima operazione dell'inchiesta dei pm di piazzale Clodio.


Quadri e sculture


Sono 69 le opere di arte contemporanea confiscate a Massimo Carminati, Nella collezione lavori di importanti di autori del 900. Dal Futurismo, al Surrealismo alla Pop Art. Da Marinetti ad Andy Warhol, da Pollock a Guttuso. E ancora Botero, Schifano, Rotella, Boetti, Manzù, Consagra, Balla. Quadri e sculture valutati oltre 10 milioni di euro. Alcune opere sono state valutate anche 150mila euro. Non si sa se il Nero avesse deciso di acquistare opere d'arte per passione, sembra più probabile che fosse un modo per investire fiumi di denaro in un modo più discreto e poco tracciabile. A Carminati tra l'altro, è stata confiscata la villa di Sacrofano.


Ville e appartamenti


Sempre all'ex Nar è stata confiscata una seconda villa a Sacrofano, formalmente intestata al suo commercialista e già affidata in comodato d'uso gratuito, per vent'anni, all'Asl Roma 4 per la realizzazione di una importante struttura sociosanitaria per aiutare le famiglie di pazienti con autismo.


Nei confronti di Buzzi la misura patrimoniale riguarda due immobili a Roma, oltre alle quote e al patrimonio di due società, per un valore stimato di oltre 2,6 milioni di euro. «La confisca - sottolinea la Finanza - rappresenta l'epilogo delle indagini patrimoniali svolte nei confronti degli indagati e dei loro prestanome. Tra i beni che adesso toccherà allo Stato destinare ad usi socialmente utili ci sono anche terreni e appartamenti.


Dal punto di vista processuale sia Buzzi che Carminati, tornato libero nel giugno scorso, sono imputati nel processo di appello bis che si sta celebrando per il ricalcolo della pena dopo che la Cassazione, nell'ottobre dello scorso anno, ha bocciato per tutti l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Nel procedimento, che riguarda 20 posizioni, in 13 hanno ottenuto di concordare la pena mentre per altri sette, tra cui Carminati e Buzzi, si seguirà un iter ordinario. La Cassazione ha stabilito che a Roma agivano due semplici organizzazioni a delinquere, una, che corrompeva politici e amministratori pubblici, finalizzata a procacciarsi appalti, l'altra dedita all'estorsione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero