I detenuti di Lecce restaurano barca usata dai migranti

I detenuti di Lecce restaurano barca usata dai migranti
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«L'imbarcazione Bon Jovi - localizzata e sequestrata a maggio 2018 dalla Guardia di Finanza a 11 miglia da Santa Maria di Leuca mentre trasportava 60 migranti di nazionalità curda, pakistana e indiana tra cui donne e tanti bambini - verrà restaurata dai detenuti, diventando strumento di legalità e recupero sociale. Bon Jovi tornerà a solcare il mare con a bordo ragazzi difficili, a cui verranno trasmessi valori imprescindibili: lavorare in squadra, affrontare le difficoltà e rispettare le regole». Lo ha spiegato l'assessore pugliese all'Istruzione, alla Formazione e al Lavoro, Sebastiano Leo, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto.



LA DICHIARAZIONE
«L'imbarcazione - ha continuato l'assessore - sarà il cuore del laboratorio avviato all'interno della Casa Circondariale di Lecce, tramite il progetto »Operatore/operatrice per la realizzazione di manufatti lignei«, finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dall'Associazione Calasanzio Cultura e Formazione, da Alba Mediterranea, dalla Casa Circondariale di Lecce e da Assonautica provincia di Lecce. La Bon Jovi, un tempo utilizzata dagli scafisti per traghettare migranti, solcherà di nuovo il mare con una nuova missione: diventare ambasciatrice di legalità e speranza. Infatti, dopo l'attività di restauro ad opera dei detenuti, sarà riutilizzata per l'integrazione e l'inclusione sociale di soggetti svantaggiati, utilizzando quali »strumenti« educativi e terapeutici il mare e la navigazione.
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Il Messaggero