LA DICHIARAZIONE
«L'imbarcazione - ha continuato l'assessore - sarà il cuore del laboratorio avviato all'interno della Casa Circondariale di Lecce, tramite il progetto »Operatore/operatrice per la realizzazione di manufatti lignei«, finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dall'Associazione Calasanzio Cultura e Formazione, da Alba Mediterranea, dalla Casa Circondariale di Lecce e da Assonautica provincia di Lecce.
La Bon Jovi, un tempo utilizzata dagli scafisti per traghettare migranti, solcherà di nuovo il mare con una nuova missione: diventare ambasciatrice di legalità e speranza. Infatti, dopo l'attività di restauro ad opera dei detenuti, sarà riutilizzata per l'integrazione e l'inclusione sociale di soggetti svantaggiati, utilizzando quali »strumenti« educativi e terapeutici il mare e la navigazione.
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