Un nome top secret, un misterioso infiltrato, il ricordo di un lavoro estenuante e rischiosissimo. Tutto descritto in un libro che racconta come furono sconfitte le...
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Il nome tra le pagine non compare e resta top secret anche durante la presentazione del volume. Furono anni, ha ricordato Magrì, di pedinamenti, attese, lavoro quotidiano estenuante e rischiosissimo. «Infiltrati? Solo uno - ha spiegato Mori - era un ragazzo che ci consegnò Pecchioli, che noi arrestammo insieme agli altri. Per individuare il numero maggiore possibile di componenti di un gruppo si sceglieva di non arrestarli tutti, ma di lasciarne fuori qualcuno e di controllarlo per arrivare ai capi e a tutti membri dell'organizzazione. Una volta individuammo 39 brigatisti e ne prendemmo 35. Il magistrato mi disse: «Va bene, questi domani potrebbero sparare a me o a lei ma facciamo come dice».
L'autore. Emiliano Arrigo, laureato in Scienze della comunicazione, giornalista dal 2010. Attualmente lavora alla Camera dei deputati dove è tornato dopo una lunga esperienza nel settore della comunicazione della Difesa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero