Btlitz della polizia, fermata banda armata pronta ad assaltare furgoni

Btlitz della polizia, fermata banda armata pronta ad assaltare furgoni
Erano nascosti in un casolare di Sillavengo, un piccolo paese della provincia di Novara, sette uomini di una banda che probabilmente era in procinto di dare l’assalto a un...

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Erano nascosti in un casolare di Sillavengo, un piccolo paese della provincia di Novara, sette uomini di una banda che probabilmente era in procinto di dare l’assalto a un furgone portavalori. Tutti originari di Cerignola (Foggia), avevano trovato rifugio in un edificio confiscato qualche anno fa a seguito di un’operazione della questura di Novara contro alcuni componenti della famiglia Di Giovanni, per i reati di usura, estorsione e riciclaggio.

TENTATIVO DI FUGA

I sette sono stati sorpresi in piena notte mentre dormivano sui sedili posteriori delle auto, due delle quali appena rubate a Novara. Tre hanno tentato di fuggire, ma due sono stati individuati grazie ai visori notturni in dotazione alla polizia, l’ultimo è stato tradito dallo squillo del telefono cellulare mentre era nascosto in un cespuglio. L’operazione è stata condotta dalla squadra mobile di Novara, in collaborazione con i colleghi di Bari e Foggia e il compartimento olizia stradale Puglia, con il coordinamento dello Sco di Roma. Sequestrate due pistole con matricola abrasa, jammer a lungo raggio, usati negli assalti ai camion per neutralizzare i dispostivi Gps montati a bordo dei trasporti di valore, chiodi a tre punte, di solito usati per bloccare i mezzi delle forze dell’ordine, e una serie di ricetrasmittenti. «Non sono molte, in Italia, le bande specializzate nelle rapine ai furgoni portavalori come quella pugliese che abbiamo reso i offensiva con gli arresti di questa notte», spiega la dirigente della squadra mobile di Novara, Valeria Dulbecco.

PRECEDENTI

I sette arrestati sono accusati di detenzione di armi clandestine e indagati per installazione di apparecchiature atte ad impedire comunicazioni telegrafiche o telefoniche e ricettazione delle auto rubate. «È stata un’operazione maturata in tempi rapidi - spiegano gli investigatori - L’8 marzo abbiamo cominciato a nutrire sospetti su quello che accadeva in quella cascina di Sillavengo, con un via vai anomalo di due vetture risultate rubate a Cerignola e Bari». Sono stati quindi allertati le squadre mobili di Bari e Foggia oltre al compartimento polizia stradale Puglia: gli investigatori hanno scoperto alcuni degli uomini sorpresi nel casolare di Cascine Gianotti, nella campagna di Sillavengo, erano già noti alle forze dell’ordine proprio per rapine ai portavalori. È così scattato il blitz, con una cinquantina di agenti in campo.

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Il Messaggero