Barbiere positivo al Covid infetta 40 clienti a Caltanissetta (tutti in isolamento)

La voglia di tagliarsi i capelli è costata carissima: quarantena più altri quindici giorni almeno di ricrescita. Siamo in Sicilia, durante il periodo di lockdown un...

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La voglia di tagliarsi i capelli è costata carissima: quarantena più altri quindici giorni almeno di ricrescita. Siamo in Sicilia, durante il periodo di lockdown un barbiere di Campofranco, piccolo centro della provincia di Caltanissetta, si è recato a casa di diversi clienti per il taglio dei capelli e la barba, ma ora è risultato positivo al coronavirus e una quarantina di persone, tutti i clienti, sono in quarantena.


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Nei prossimi giorni i familiari delle persone coinvolte saranno sottoposte al tampone. A confermare quanto accaduto è anche il sindaco Rosario Pitanza che sul profilo Facebook del piccolo comune di Campofranco scrive: «È risultato positivo al test un nostro concittadino dopo i risultati dei tamponi fatti nella mattinata di ieri. Il nostro concittadino sta bene, non avverte nessun sintomo, così come i contatti che al momento si sono attenzionati - dice - A tutti è stata imposta la quarantena domiciliare come da protocollo e nei prossimi giorni saranno sottoposti a tampone. Invito ancora una volta i miei concittadini a rimanere calmi senza farsi prendere dal panico, usare sempre le precauzioni annunciate da tempo. Credo che in questi momenti più che mai, bisogna essere sereni e collaborativi anche con il solo silenzio».

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Il caso deve aver scatenato polemiche molto accese a seconda dell'ammonimento del sindaco. «Ci sono famiglie che stanno vivendo momenti terribili, in crisi di nervi e con preoccupazione sino allo sfinimento; ci sono persone che continuamente chiamano il Sindaco, il prete, il pastore, i medici per avere notizie rassicuranti e parlare perché hanno bisogno di sostegno morale e psicologico - aggiunge il sindaco -E qualcuno spreca tempo a scrivere post che offendono la dignità e lo stato d'animo di chi per ora non vive momenti belli. Ma nello scrivere o commentare, non ve ne siete accorti, siete andati oltre la legalità verso la persona. E sicuramente qualcuno ne risponderà nelle sedi opportune».
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Il Messaggero