Bimbo ucciso a Napoli, la lenta agonia di Peppe

Giuseppe poteva essere salvato. La sua agonia potrebbe essere durata un paio d'ore. Con la mamma, e il patrigno, che avrebbero cercato di medicarlo. Istantanee dell'orrore...

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Giuseppe poteva essere salvato. La sua agonia potrebbe essere durata un paio d'ore. Con la mamma, e il patrigno, che avrebbero cercato di medicarlo. Istantanee dell'orrore dell'ultima domenica mattina di vita del bimbo di sei anni ucciso a bastonate dal compagno della mamma. Ma il quadro è forse ancor più tremendo. La mamma non solo era presente quando Tony Sessoubti ha picchiato due dei suoi tre figli, ma non ha fatto niente neanche quando il bambino ha perso i sensi ed è iniziata la sua lenta agonia.


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L'allarme dell'Ami: Violenze sui bambini, nel 20% dei casi il responsabile è il nuovo compagno della madre

Ci sono due momenti nella trama dell'orrore di Cardito sui quali i dubbi sono pochi e dentro i quali s'incastrano le responsabilità di Valentina Casa, la mamma del bambino, che ancora non ha un avvocato e quindi va considerata, al momento, non indagata. Quei due momenti li scandiscono la telefonata che Tony ha fatto a sua sorella, alle 10 di domenica, e l'arrivo della madre del 24enne a casa della coppia, alle 12.30.


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Il Messaggero