Si rifiuta di prestargli la bici: bambino di 10 anni accoltella uno di 7

Si rifiuta di prestargli la bici: bambino di 10 anni accoltella uno di 7
Accoltellamento tra bambini. Succede a Conversano in provincia di Bari, dove un ragazzino di 10 anni ha colpito con una coltellata, ferendo un bambino di 7 anni. Il più...

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Accoltellamento tra bambini. Succede a Conversano in provincia di Bari, dove un ragazzino di 10 anni ha colpito con una coltellata, ferendo un bambino di 7 anni. Il più piccolo si sarebbe rifiutato di prestare la sua bicicletta. Questo sarebbe il motivo della lite. Il piccolo non è in gravi condizioni, il bullo sembrerebbe essere il figlio di un pregiudicato e da qualche tempo girava nel paese con il coltellino in tasca. 

 

LA DINAMICA


L'episodio è accaduto la scorsa domenica mattina all'interno della Villa comunale di Conversano. Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso per ricostruire l'esatta dinamica dell'episodio. Stando a quando accertato finora, il bambino più grande, figlio di un pregiudicato del posto, avrebbe insistentemente chiesto all'altro di consegnargli la bicicletta. Al rifiuto del bimbo più piccolo, lo avrebbe aggredito ferendolo all'addome con un oggetto, probabilmente un coltellino. In ospedale a Putignano la vittima è stata medicata: ne avrà per una decina di giorni per escoriazioni. Il padre del bambino ferito ha presentato formale denuncia. L'oggetto usato per l'aggressione è ancora in fase di ricerca. Gli investigatori, coordinati dalla Procura per i minorenni di Bari, stanno esaminando i video delle telecamere comunali di videosorveglianza e hanno già ascoltato diversi testimoni oculari. Della vicenda sono stati informati anche i locali servizi sociali.

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LE REAZIONI



La Procura per i minorenni di Bari adesso avvierà verifiche sulle capacità educative dei genitori del bambino di 10 anni. Il presunto aggressore, vista l'età, non è imputabile e quindi i magistrati minorili possono soltanto intervenire in ambito civile chiedendo al Tribunale per i Minorenni, dopo aver attivato accertamenti tramite i servizi sociali, eventuali provvedimenti di sostegno o azioni limitative della potestà genitoriale. «Quando il minore possibile autore di un reato o di un fatto illecito non è imputabile, come in questo caso, - ha spiegato il procuratore Ferruccio De Salvatore - si interviene attivando verifiche sulla condizione esistenziale del bambino e sulla capacità genitoriale. Quindi, si possono richiedere al Tribunale eventuali provvedimenti nei confronti dei genitori, se questi non si dimostrano adeguati ad un armonico sviluppo psico-fisico e della personalità del minore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero