Foggia, bambina di 4 anni picchiata dal papà e dalla sua compagna: «Mi ha cecata con un cucchiaio»

Bimba di quattro anni picchiata dal papà e dalla compagna: «Mi ha cecato con un cucchiaio, mi ha dato le botte»
Un racconto choc. Un incubo vissuto da una bambina di quattro anni. Picchiata, dal padre e dalla sua compagna. Episodi descritti nel dettaglio dalla piccola. Entrambi foggiani,...

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Un racconto choc. Un incubo vissuto da una bambina di quattro anni. Picchiata, dal padre e dalla sua compagna. Episodi descritti nel dettaglio dalla piccola. Entrambi foggiani, l'uomo ha 27 anni, la donna 24. Sono entrambi incensurati. «Mi ha cecato papà con il cucchiaio - ha raccontato la bimba - ho fatto cadere il bicchiere, l'ho rotto, papà è venuto e mi ha dato le botte; (la compagna dell'uomo) mi ha sbattuto vicino al lavandino, (la donna) stava lavando a terra e con la scopa mi ha dato in testa». Il Gip del Tribunale di Foggia ha disposto il divieto alla coppia di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla piccola, scuola compresa. Ascoltata in modalità protetta dalla neuro psichiatra infantile, la piccola ha ripetuto quanto già detto ai sanitari e al medico legale che le hanno prestato le cure il 3 settembre scorso.


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La storia, sulla quale hanno lavorato i poliziotti della squadra mobile agli ordini di Antonio Tafaro, è venuta alla luce grazie alla denuncia presentata dalla nonna della piccola. È stata la donna a raccontare il calvario della nipotina, culminato il primo settembre scorso quando la nuova fidanzata dell'ex genero ha prima colpito a schiaffi la bimba, in casa loro per il fine settimana, picchiandola con un cucchiaio prima di sollevarla e e farla sedere sul lavandino. «In più occasioni (il padre della piccola) - ha raccontato la nonna ascoltata a sommarie informazioni - mi riferiva che picchiava la bambina perché lo considerava il suo modo di impartire l'educazione ai propri figli».


«Colpevole» di piangere per l'allontanamento del padre, la bimba è stata picchiata così forte da aver riportato contusioni ed ecchimosi all'inguine, sulle cosce, sulla regione sacrale, ematomi al volto giustificati questi ultimi dal papà in un messaggio vocale alla nonna come conseguenze di un continuo sfregamento dell'occhio avvenuto ad opera della stessa figlia. Maltrattamenti e lesioni aggravate le accuse contestate al padre e alla nuova compagna: botte e urla a una bambina nata grazie alla caparbietà dei medici riusciti a farla venire al mondo, con taglio cesareo, dopo la morte della mamma al nono mese di gravidanza.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero