Alcol, aumenta il consumo tra i giovani: 1,3 milioni di ragazzi (tra gli 11 e i 25 anni) sono bevitori a rischio

Di questi, 620 mila sono minori. Il rapporto dell'Osservatorio nazionale alcol

Alcol, aumenta il consumo tra i giovani: 1,3 milioni di ragazzi (tra gli 11 e i 25 anni) sono bevitori a rischio
Sono circa 1 milione e 370 mila i ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 25 anni ad aver bevuto alcolici secondo modalità a rischio per la salute nel...

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Sono circa 1 milione e 370 mila i ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 25 anni ad aver bevuto alcolici secondo modalità a rischio per la salute nel 2021. Di questi, 620 mila sono minorenni. È questa la fotografia dall'Ona, l'Osservatorio nazionale alcol dell'Istituto superiore di sanità, che ha appena diffuso i dati del rapporto 2023. 

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Il rapporto

Sono sempre di più i giovani che fanno uso di alcol, anche in maniera sbagliata e incontrollata. Come emerso dal rapporto dell'Oma, sono 1,3 milioni i ragazzi tra gli 11 e i 25 anni ad averne fatto un uso errato, bevendo secondo modalità a rischio. Un fenomeno che colpisce il 18,6% dei maschi e il 12,8% delle femmine, molti dei quali minorenni.

Sono infatti 620mila i ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che risultano aver bevuto alcolici, e che rientrano tra i «consumatori a rischio che avrebbero richiesto e richiedono un'identificazione e un intervento di counseling motivazionale, rivolto all'incremento della consapevolezza del rischio e dei danni causati dall'alcol».

Dal 2021, inoltre, è aumentata anche la pratica del "binge drinking", l'abbuffata alcolica, che ha interessato l'11,4% dei maschi e il 6,4% delle femmine tra gli 11 e i 25 anni. Tra gli under 18 ha sperimentato il binge drinking il 2,3% dei maschi e l'1,8% delle femmine.

Tra i 18-20enni, il 72,3% dei maschi e il 62,2% delle femmine consuma bevande alcoliche, 300.000 bevono secondo modalità a rischio, 279.000 si ubriacano. Tra i 21-25enni circa 450.000 sono consumatori a rischio, il 19,9% dei maschi e il 10,9% delle femmine, 424.000 quelli che si ubriacano.

Numeri che portano gli esperti a ribadire l'urgenza di «una strategia nazionale dedicata ai giovani che miri agli obiettivi della Risoluzione del Parlamento europeo per un strategia alcol zero e a quelli dell'Oms, che da anni ha identificato il contesto e il target giovanile come alcohol-free». Un'urgenza, questa, anche considerando gli ultimi fatti di cronaca e gli episodi di violenza che hanno coinvolto adolescenti e nelle cui ricostruzioni è entrato in gioco anche il fattore alcol.

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Il Messaggero