Migranti, in Alto Adige assegni familiari solo sapendo lingua e cultura: «L'integrazione non è solo un'offerta»

Assegni familiari ai migranti solo sapendo lingua e cultura: in Alto Adige corsi e test per beneficiare degli aiuti
A partire dal 2023 in Alto adige cambierà la regolamentazione degli aiuti economici ai cittadini extracomunitari. Le domande di assegni provinciali familiari...

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A partire dal 2023 in Alto adige cambierà la regolamentazione degli aiuti economici ai cittadini extracomunitari. Le domande di assegni provinciali familiari e di assegni provinciali per i figli saranno infatti subordinati alla conoscenza orale (livello A2) di una delle due lingue provinciali - l'italiano e il tedesco - e della cultura locale. La soddisfazione di questi requisiti riguarderà sia il richiedente che il coniuge o il partner convivente. Da questa nuova normativa saranno esenti i cittadini dei paesi dell'area See, come Norvegia, Islanda e Liechtenstein, così come i cittadini svizzeri. 

«La giunta provinciale ha deciso di collegare i benefici aggiuntivi non essenziali della Provincia per i nuovi concittadini agli sforzi di integrazione», dice l'assessore provinciale Philipp Achammer e spiega: «L'integrazione non è solo un'offerta, ma anche un obbligo di essere disposti a integrarsi nella nostra società. Secondo il principio del sostegno e della domanda, l'educazione linguistica e culturale gioca un ruolo decisivo affinché si possa parlare di un'integrazione riuscita nella società e nel mercato del lavoro».

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Sono diverse le possibilità per attestare le proprie conoscenze linguistiche, per esempio attraverso il superamento di un esame di lingua italiana o tedesca che consiste in una sola prova orale. È possibile iscriversi all'esame presso il Servizio di coordinamento per l'integrazione. Per la prima sessione di esami, prevista in novembre, è necessario iscriversi entro il 5 ottobre. Ma anche il possesso di una certificazione linguistica o il superamento dell'esame di italiano valido per il permesso di soggiorno di lungo periodo o la frequenza di un corso di lingua sono riconosciuti come attestazioni di conoscenza linguistica.

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Le conoscenze culturali possono invece essere dimostrate con la frequenza di una scuola o università in lingua italiana o tedesca (è sufficiente aver frequentato un solo anno), oppure con la frequenza di un corso apposito gratuito. Il progetto - ribadisce la Provincia autonoma - intende motivare i nuovi concittadini e le nuove concittadine ad apprendere almeno le basi dell'italiano o del tedesco e ad avvicinarsi alla storia e alla cultura dell'Alto Adige, per migliorare le proprie possibilità di comunicare con gli altri, ma anche di formarsi, trovare un impiego adeguato e sentirsi inclusi sia a livello sociale che professionale.

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Il Messaggero