«Hai fatto pipì addosso? Devi sentirti a disagio», tre maestre d'asilo indagate nel Reggiano. Frasi razziste e spintoni ai bimbi

Spinte e strattoni ai bambini, trattamenti bruschi. Ma anche frasi con connotazioni razziste rivolte ai piccoli, come «in Africa serve la gente come te» e promesse di...

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Spinte e strattoni ai bambini, trattamenti bruschi. Ma anche frasi con connotazioni razziste rivolte ai piccoli, come «in Africa serve la gente come te» e promesse di punizioni, «non ti do l'acqua a pranzo se non la smetti», che poi si attuavano. Succedeva in una scuola materna statale della Provincia di Reggio Emilia, dove i carabinieri nei mesi scorsi hanno registrato e ripreso i maltrattamenti, segnalati durante l'inverno da alcuni genitori.


L'inchiesta della Procura reggiana ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di tre insegnanti e per due di loro, 54 e 56 anni, entrambe residenti in zona, il Gip Giovanni Ghini ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora nel Reggiano e di accedere a tutte le scuole materne e di infanzia. I militari della tenenza di Scandiano hanno prima sentito varie testimonianze, poi hanno accertato i comportamenti delle maestre con intercettazioni audio e video. Dove si sentono le parole che sottintendono vaghe, ma ben comprensibili, minacce. E si vedono i filmati dei bambini afferrati per un braccio, alzati con la forza oppure sbattuti a terra, fino alle lacrime. In un caso, un bimbo che si era fatto la pipì addosso è stato lasciato una decina di minuti solo in bagno «perché deve sentirsi a disagio». Punizioni del genere non sarebbero state isolate.
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Il Messaggero