La somiglianza con l'ex campione della Juventus e della Nazionale italiana Andrea Pirlo era vaga, ma sufficiente a raggirare boutique di lusso in tutta Italia. Alessandro...
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Finti malati incassavano la pensione di invalidità: truffa all'Inps per un milione di euro
Ad aiutarlo era la sua compagna, una 42enne di Pavia che si spacciava come collaboratrice del giocatore e andava a ritirare la merce comprata. «A saldare il conto - diceva la donna con convinzione - ci penserà Andrea». A pagare, però, non arrivava mai nessuno. È stato così in due negozi di Torino, in una boutique di Brescia, dove la coppia ha lasciato un conto da oltre 5mila euro. E in un negozio di Napoli, dove la coppia sarebbe riuscita addirittura a intrecciare un'amicizia con il titolare ottenendo forti sconti. Accortosi della truffa, il «vero» Andrea Pirlo, tramite il suo legale, ha presentato una querela in Procura dove ha documentato cinque episodi.
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In un'occasione il truffatore si sarebbe perfino spacciato per il fratello del calciatore così da riuscire ad accedere a una festa privata, una serata di gala per pochissimi invitati. In un'altra avrebbe contattato il medico di famiglia del bianconero per una visita specialistica. Gli investigatori sono riusciti a risalire al 48enne di Valenza grazie alle testimonianze dei commercianti e seguendo le tracce telefoniche lasciate per contattare i negozi. L'uomo è sospettato di avere messo a segno altri raggiri in tutta Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero