Cassino, furbetta del cartellino: condannata a 20 mesi

Cassino, furbetta del cartellino: condannata a 20 mesi
Timbrava e spariva per fare la spesa durante l'orario di lavoro: condannata a un anno e otto mesi di reclusione.  Si tratta di una dipendente Asl in servizio...

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Timbrava e spariva per fare la spesa durante l'orario di lavoro: condannata a un anno e otto mesi di reclusione.  Si tratta di una dipendente Asl in servizio all'ospedale Santa scolastica di Cassino che nel 2016 era finita a processo con l'accusa di truffa ai danni dell’Asl. A pronunciare la sentenza è stato il Tribunale di Cassino nella persona del giudice Olga Manuel la quale ha accolto la richiesta della Procura e dell'avvocato Sandro Salera in rappresentanza della parte civile: l’Asl di Frosinone. Il processo è nato da un’indagine dei carabinieri della compagnia di Cassino che, nel 2013, dopo aver appurato, tramite fonti riservate, dei presunti casi di assenteismo all’ospedale Santa Scolastica di Cassino per sei mesi indagarono attorno alla struttura sanitaria e la 50enne entrò nel mirino dei carabinieri.

Fu messo in atto uno specifico servizio e, dal novembre 2013 all’aprile del 2014, pedinarono e filmarono la donna e ben presto fu accusata di timbrare il cartellino per poi uscire a fare shopping e commissioni mentre risultava in servizio. 
Così nel novembre 2016 c’è stato il rinvio a giudizio e ieri, al termine di oltre due anni e mezzo di processo, c’è stata la requisitoria del pubblico ministero ed è arrivata la condanna a un anno e otto mesi di reclusione (pena sospesa) e a 600 euro di multa, ma dovrà risarcire anche i danni in favore dell’Asl che si è costituita in giudizio. 
I danni, come deciso dal giudice Manuel, vanno liquidati in separato giudizio civile, la donna è stata anche condannata alla rifusione delle spese di costituzione in giudizio sostenute dall’Asl di Frosinone e liquidate in 3.400 euro.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero