Ancona, scatta la zona rossa su tutta la provincia. A rischio anche Macerata. Mancinelli: «Chiudere le scuole è necessario»

Ancona, scatta la zona rossa su tutta la provincia. A rischio anche Macerata
La provincia di Ancona entra in zona rossa dalle 8 di domani, 3 marzo, alle 24 del 5 marzo. Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha firmato l'ordinanza...

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La provincia di Ancona entra in zona rossa dalle 8 di domani, 3 marzo, alle 24 del 5 marzo. Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha firmato l'ordinanza n.7 dopo un inconto con le parti sociali e le amministrazioni locali. «Vi comunico che ho firmato l'ordinanza per cui da domani mattina, 3 marzo, dalle ore 8, la provincia di Ancona passerà in zona rossa. - scrive su Fb Acquaroli - Il provvedimento sarà valido fino alla scadenza del Dpcm in vigore, cioè venerdì 5 marzo. Per il periodo successivo emaneremo un nuovo provvedimento, non appena sarà noto il testo definitivo del nuovo Dpcm che entrerà in vigore da sabato 6 marzo». Il presidente sottolinea che anche su altri territori è stato acceso un faro: i contagi sono in crescita anche nella provincia di Macerata.

 

Per spostarsi, si legge nell'ordinanza, sarà fondamentale portare con se l'autocertificazione

«La situazione è in continuo divenire ed è monitorata costantemente - spiega il presidente Acquaroli su Facebook - e l'analisi settimanale dei dati, effettuata ieri, ha evidenziato la necessità di intervenire con un ulteriore provvedimento sulla provincia di Ancona».

Alle 19 la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli ha parlato ai suoi concittadini su Facebook, ha spiegato perché le scuole chiudono e cosa comportano le misure varate dalla regione e la situazione epidemiologica della città. «Con questi numeri in base all'ultimo Dpcm le scuole vanno tutte chiuse», ha detto la prima cittadina.

Ad Ancona ci sono molte proteste contro la didattica a distanza. Una cinquantina di persone, tra insegnanti, studenti e genitori, hanno manifestato oggi pomeriggio davanti a Palazzo Leopardi, una delle sedi della Regione Marche. Un presidio statico indetto dal comitato Priorità alla scuola e da Studenti Uniti per contrastare l'ordinanza del presidente Francesco Acquaroli che già la settimana scorsa ha chiuso tutte le scuole superiori delle Marche e anche le seconde e terze medie delle provincie di Ancona e Macerata, e contro l'ordinanza della sindaca di Ancona Valeria Mancinelli che ha chiuso da oggi, solo per suo capoluogo, tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi i nidi. Striscioni per ribadire l'importanza della didattica in presenza («la scuola è una orchestra suona bene se suona insieme»), e cori «Acquaroli buffone», si sono susseguiti durante il presidio ancora in atto alle 16:30. Una mamma ha preso il microfono per dire che la figlia, a causa della Dad, si sta lasciando andare ed è diventata anoressica. Entro domani il Tar si dovrebbe pronunciare sulla sospensiva dell'ordinanza del governatore Acquaroli, dopo il ricorso presentato ieri da alcuni genitori.

 

 

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Il Messaggero