Alcamo, si schianta in auto in diretta Facebook e uccide il figlio: positivo alla cocaina

Aveva assunto cocaina e poi sulla Palermo-Mazara del Vallo si era lanciato in una corsa folle con la sua auto riprendendosi col telefonino e poi schiantandosi provocando la morte...

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Aveva assunto cocaina e poi sulla Palermo-Mazara del Vallo si era lanciato in una corsa folle con la sua auto riprendendosi col telefonino e poi schiantandosi provocando la morte del figlio 13enne. L'altro invece, 9 anni, lotta da dieci giorni in ospedale tra la vita e la morte. Fabio Provenzano, fruttivendolo di 34 anni, aveva anche un grammo di cocaina in tasca. Anche lui in gravi condizioni e viene tenuto in coma farmacologico nell'ospedale Villa Sofia.


Alcamo, fa diretta Facebook mentre corre e si schianta con i figlioletti: uno muore, l'altro gravissimo


Secondo gli esami tossicologici consegnati alla Procura di Trapani, che ha aperto una inchiesta, il commerciante aveva assunto cocaina. Gli agenti della polizia stradale inoltre gli avrebbero trovato in tasca un grammo di droga e una cospicua somma di denaro. Nel terribile impatto, avvenuto il 12 luglio scorso all'altezza dello svincolo di Alcamo sulla Palermo-Mazara del Vallo, è morto Francesco, 13 anni. L'altro figlio di 9 anni è ricoverato al reparto di neuro-rianimazione a Villa Sofia; le sue condizioni continuano ad essere stabili in un quadro clinico ritenuto disperato, con danni cerebrali considerati gravissimi.

L'esame tossicologico ha aggravato la posizione dell'uomo indagato per omicidio stradale con l'aggravante «del fatto commesso sotto l'effetto di sostanze stupefacenti». In queste settimane le polemiche sono state alimentate dal video, poi rimosso, dove si vede l'uomo che si riprende mentre percorre l'autostrada. Un video, acquisito dalla Procura, che riprende gli ultimi momenti della folle corsa. Nel filmato come sottofondo si sente il rombo del motore. In primo piano al buio c'è la faccia del guidatore della vettura che si riprende, poi lo schermo diventa nero.

L'auto è stata ritrovata completamente accartocciata dopo un impatto violentassimo. Ancora non è chiaro cosa sia successo quella notte. La polizia stradale con i periti sta cercando di ricostruirlo. «Le condizioni in cui versa mio nipote sono molto gravi - ha detto uno zio - ma restiamo aggrappati ad un filo di speranza. Ô inutile negare che siamo sotto choc. Dobbiamo solo pregare e sperare». Lo scorso 15 luglio sono stati celebrati i funerali del fratello nella chiesa di Maria Santissima degli Agonizzanti a Partinico. 

 

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Il Messaggero