La televisione italiana nasce a Milano il 3 gennaio 1954 alle 14,30 negli studi della Rai. La prima trasmissione è “Arrivi e partenze”, rubrica settimanale di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gli abbonati sono 24 mila, diventeranno quasi 90 mila alla fine dell’anno, e pagano 18 mila lire (230 euro attuali). Un televisore costa 250 mila lire, equivalenti oggi a 3250 euro, quando lo stipendio di un impiegato è di 40 mila lire e una Fiat 600 costa 390 mila.
Nonostante tali costi decisamente alti, la televisione si impone rapidamente: la si guarda prima nei cinema e nei teatri, poi nei bar e nei circoli, entra gradualmente nelle case borghesi. Trasmissioni come “Lascia o raddoppia” o “Il musichiere” diventano immensamente popolari. I primi varietà, come “Un, due, tre” e “Canzonissima”, sceneggiati come “Piccole donne”, trasmissioni informative come “L’amico degli animali”, grandi eventi come...
CONTINUA A LEGGERE SUL MESSAGGERO IN EDICOLA O SUL MESSAGGERO DIGITAL Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero