BOLZANO - I Nas di Trento hanno perquisito la casa di Alex Schwazer a Calice, in val Ridanna (Bolzano). L'atleta era in casa durante la perquisizione, effettuata dal Nas di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'inchiesta della procura di Bolzano si sta concentrando sull'eventuale presenza di complici nello scandalo doping che ha investito il marciatore altoatesino. Nella conferenza stampa di mercoledì scorso Schwazer aveva sostenuto di aver agito da solo, di aver comprato l'Epo a settembre in Turchia e di esserselo somministrato solo a luglio.
«Non si tratta di un accanimento nei confronti di Alex Schwazer, ma è doveroso capire se ha veramente agito da solo, come sostenuto da lui in conferenza stampa, o se esiste una responsabilità di terzi», ha detto il procuratore Rispoli, che ha annunciato saranno analizzate le mail spedite al dottor Ferrari.
La squalifica. Nel frattempo il Cio ha ufficializzato, in una nota, l'esclusione di Schwazer dai Giochi olimpici. La decisione fa seguito a quella già presa dal Coni che aveva annunciato la sospensione del marciatore azzurro all'indomani della sua positività ad un controllo antidoping. Schwazer era stato trovato positivo all'epo durante un controllo a sorpresa effettuato lo scorso 30 luglio a Oberstdorf. L'atleta altoatesino avrebbe dovuto partecipare alla marcia 50 km. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero