Seedorf: «Stimo Garcia, la Roma è forte ma il Milan attraversa un grande momento»

Seedorf: «Stimo Garcia, la Roma è forte ma il Milan attraversa un grande momento»
Nel giorno in cui Fininvest smentisce per l’ennesima volta qualsiasi ipotesi su una possibile cessione delle quote di maggioranza del Milan, Clarence Seedorf ...

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Nel giorno in cui Fininvest smentisce per l’ennesima volta qualsiasi ipotesi su una possibile cessione delle quote di maggioranza del Milan, Clarence Seedorf


ha analizzato in conferenza la sfida di domani contro la Roma, vitale per i rossoneri. «Garcia ha costruito una squadra che può diventare ancora più forte. C’è tanta differenza tra noi e loro, non possiamo giudicare il Milan alla stessa altezza dei giallorossi».

La partita. «Abbiamo ancora tutto da dimostrare. Questa è un’opportunità per far vedere che la squadra è cresciuta e che può trovare il suo equilibrio anche con la Roma. Sappiamo che dovremo fare una gara top per poter duellare con

loro. In generale, ci sono tutti i presupposti per una bellissima partita».

Gli avversari. «Sono super pericolosi quando hanno la palla. È una squadra completa, ha subito meno gol di tutti. Dovremo essere attenti, come contro Juventus e Atletico Madrid. Dopo la Roma ci sarà il derby? Pensiamo a una gara per volta».

Contatti con Berlusconi. «Parliamo d’altro».

Kakà. «Ricky ha trovato un grande equilibrio. Aveva dei problemi che arrivavano dai tempi di Madrid dove ha sofferto tantissimo. Anche io ho sofferto con lui. De Sciglio? Per me rimane un giocatore importante. Deve ritrovarsi il suo spazio, ma non ci saranno problemi».

El Shaarawy. «Sono sette mesi che è fuori. Dobbiamo farlo arrivare a 70 minuti con la Primavera prima di proporlo con la squadra. Non possiamo rischiare un patrimonio così importante. Honda? Il Samurai è pronto per giocare».

Taarabt. «Sta facendo molto bene e sta dimostrando grande applicazione e disponibilità. Sta capendo che non deve risolvere tutto lui. Ora è più lucido e sta alternando le giocate individuali a quelle che con i suoi compagni».

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Il Messaggero