VERGOGNA, non ci sono altre parole. È questo il sentimento che si prova dopo l’ennesima domenica caratterizzata da cori e striscioni ignobili. Alla vergogna si aggiunge la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si fa fatica a parlare di calcio. Proprio a Torino, dove si sono consumati il becero ricordo dell’Heysel e i gli assurdi cori antisemiti, la Juventus ha messo più di un’ipoteca al suo terzo scudetto consecutivo. Se anche Conte ammette che lo scudetto è vicino per il cinquanta per cento, vuol dire proprio che è fatta. Come dargli torto. I numeri sono impressionanti, in proiezione porterebbero i bianconeri a superare quota cento punti, segnale di straordinaria forza e continuità. Il vantaggio di 14 punti è enorme, gestibile anche con gli impegni duri dell’Europa League.
Si lotta per il secondo posto dunque e tra Roma e Napoli sarà un bel duello come ha dimostrato la gara del San Paolo. Ha vinto la squadra di Benitez e per Garcia è stata una beffa. La Roma, contrariamente alla sconfitta in Coppa Italia, ha giocato meglio degli avversari e con personalità. Come spesso è accaduto in passato ha pagato la scarsa incisività rispetto al gioco espresso e alle occasioni create.
Si lotterà anche per l’Europa League. L’Inter di Mazzarri cresce, Il Parma ci prova mentre la Lazio si sfila. L’insostenibile rapporto tra tifoseria e presidente porta al momento solo un risultato: quello di danneggiare la squadra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero