Lazio, ultima chiamata per chiudere bene il 2013

Lazio, ultima chiamata per chiudere bene il 2013
Comincia in casa del Verona il ciclo terribile della Lazio: 4 trasferte e Inter, Juventus e Roma all’Olimpico. I gialloblu di Mandorlini hanno trasformato il Bentegodi in un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Comincia in casa del Verona il ciclo terribile della Lazio: 4 trasferte e Inter, Juventus e Roma all’Olimpico. I gialloblu di Mandorlini hanno trasformato il Bentegodi in un autentico fortino, dove hanno costruito la straordinaria classifica, conquistando 21 punti in 8 gare. Soltanto la Juventus ha fatto meglio della formazione scaligera. Un dato che, da solo, basta a far capire la pericolosità di questo avversario tanto forte e temibile al Bentegodi, quanto fragile in trasferta. La Lazio, che fuori casa ha raccolto appena 4 punti in 8 incontri, prova a bissare l’unico successo esterno del 2013 che risale al maggio scorso, contro l’Inter. L’inveterata idiosincrasia per le trasferte ha penalizzato tutto l’andamento della squadra, facendola scivolare nelle posizioni di rincalzo e cambiando persino il tiro delle ambizioni.


Quella veronese sarà quindi l’ultima occasione dell’anno solare per tornare a vincere lontano dall’Olimpico. E, come ormai accade da oltre un mese, potrebbe anche essere l’ultima volta di Petkovic, ormai sotto esame a ogni giornata di campionato. Anche se il destino dell’allenatore bosniaco appare già segnato, ci tiene molto a chiudere il 2013 con un successo. «Vogliamo finire bene l’anno e ritrovare la positività nell’ambiente. Il Verona è la rivelazione del torneo, una miscela di elementi giovani e di esperti che ha ottenuto risultati davvero importanti mentre a noi mancano sei-sette punti». Per Petkovic non è ancora tempo di bilanci. «Adesso bisogna soprattutto pensare a raccogliere il massimo da questa sfida insidiosa. Dobbiamo prenderla in mano, dominarla e vincerla». La facile affermazione sul Livorno ha restituito un pizzico di serenità ma la classifica è ancora anonima e serve un’immediata conferma per poter parlare di fine del periodo critico. Petkovic è consapevole che il suo futuro non sarà nella Lazio e, per il congedo, ha deciso di affidarsi ancora alla vecchia guardia, lasciando da parte i giovani. Dai veterani ci si attende un segnale forte, una prova di spessore, che possa mettere fine al tabù-trasferta e restituire al gruppo piena credibilità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero