Quella veronese sarà quindi l’ultima occasione dell’anno solare per tornare a vincere lontano dall’Olimpico. E, come ormai accade da oltre un mese, potrebbe anche essere l’ultima volta di Petkovic, ormai sotto esame a ogni giornata di campionato. Anche se il destino dell’allenatore bosniaco appare già segnato, ci tiene molto a chiudere il 2013 con un successo. «Vogliamo finire bene l’anno e ritrovare la positività nell’ambiente. Il Verona è la rivelazione del torneo, una miscela di elementi giovani e di esperti che ha ottenuto risultati davvero importanti mentre a noi mancano sei-sette punti». Per Petkovic non è ancora tempo di bilanci. «Adesso bisogna soprattutto pensare a raccogliere il massimo da questa sfida insidiosa. Dobbiamo prenderla in mano, dominarla e vincerla». La facile affermazione sul Livorno ha restituito un pizzico di serenità ma la classifica è ancora anonima e serve un’immediata conferma per poter parlare di fine del periodo critico. Petkovic è consapevole che il suo futuro non sarà nella Lazio e, per il congedo, ha deciso di affidarsi ancora alla vecchia guardia, lasciando da parte i giovani. Dai veterani ci si attende un segnale forte, una prova di spessore, che possa mettere fine al tabù-trasferta e restituire al gruppo piena credibilità.
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