La Lazio con il Ludogorets per l'impresa Reja: «Servirà una prova eccezionale»

La Lazio con il Ludogorets per l'impresa Reja: «Servirà una prova eccezionale»
L’ultimo treno per l’Europa ferma a Sofia, nel vecchio stadio del Levski, dove la Lazio si gioca una fetta della sua deludente stagione. Uscire contro gli sconosciuti...

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L’ultimo treno per l’Europa ferma a Sofia, nel vecchio stadio del Levski, dove la Lazio si gioca una fetta della sua deludente stagione. Uscire contro gli sconosciuti del Ludogorets sarebbe una vergogna, per un club di blasone e lignaggio internazionale, però la dote dei bulgari, che partono dall’1-0, richiede un’impresa per restare nella competizione. Le scelte sbagliate di Reja, di privilegiare il campionato all’Europa League, hanno complicato il percorso. Così la Lazio, dopo aver salutato senza gloria la Coppa Italia, rischia di fare altrettanto a livello europeo.




CAMPO NEUTRO

Giocare nella capitale bulgara, per la mancata omologazione dello stadio del Ludogorets, rappresenterà un vantaggio ma, per qualificarsi, servirà una squadra che abbia voglia, determinazione e cattiveria agonistica. Qualità che sono mancate nella sfida d’andata, soprattutto nella prima frazione. Viste le difficoltà incontrate all’Olimpico, l’allenatore goriziano, è intenzionato a chiedere gli straordinari a Miroslav Klose, che mai ha disputato 4 incontri in pochi giorni. Il tedesco dovrebbe comunque entrare a partita in corso ma la sua presenza potrebbe diventare fondamentale per cercare quel gol necessario a tenere vive le speranze di successo, l’unico risultato utile alla Lazio. «Siamo pronti a dare battaglia per qualificarci».



GARA D’ATTACCO

La squadra allenata da Stoev ha confermato di avere ottima organizzazione, buona tecnica e formidabili tiratori dalla distanza. Insomma, non è arrivata a questo punto della competizione per caso, né puo essere ancora considerata una sorpresa. Però le potenzialità biancocelesti sono superiori ed è in funzione di questa considerazione oggettiva che la Lazio dovrà dimostrare sul campo tutta la propria forza. «Ci restano novanta minuti per rimediare alla sconfitta di Roma, cercheremo di imporre il nostro gioco e di lmitare il loro palleggio. Per fare questo servirà una condotta aggressiva a centrocampo, soprattutto dovremo tenere alto il ritmo per rendere sempre difficile il loro possesso palla». All’andata, infatti, il Ludogorets si dimostrò superiore proprio sul piano del fraseggio, grazie alla capacità di liberare un uomo nella zona nevralgica del campo. Un errore che la Lazio dovrà assolutamente evitare, se vorrà tenere in mano il pallino dell’incontro e sfruttare la superiorità tecnica. «Ora conosciamo meglio le caratteristiche di manovra dei bulgari, bravi anche sulle fasce e nella fase offensiva. Un avversario di tutto rispetto. Però, siccome all’Europa League ci teniamo, la Lazio saprà dare il massimo per superare il turno».



RIGORISTA


L’episodio del rigore sbagliato dal brasiliano Anderson tiene ancora banco, perché potrebbe diventare decisivo. In caso di nuovo penalty non ci saranno altri equivoci. «Da quando sono arrivato il rigorista è sempre stato Candreva, e continuerà a esserlo qualora si dovesse trovare in campo. Lo riperto vogliamo proseguire questa avventura, partiamo con un gol di svantaggio ma possiamo rimediare, vincere e qualificarci. Speriamo solo di non trovare ancora il portiere Stoyanov in serata di grazia: all’andata parò tutto». La Lazio ha il dovere di offire una grande prova e di proseguire il cammino in Europa, l’obiettivo che insegue per l’intero campionato e che, qualora venisse centrato, salverebbe addirittura la stagione. Quindi, l’Europa è adesso e bisogna restarci.



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Il Messaggero