«Pensare di andare a Roma per limitare i danni sarebbe sbagliato, dobbiamo fare quanto siamo abituati. La lotta per l'Europa League ci dà grandi stimoli, sappiamo di...
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Emergenza. «Vedremo oggi le condizioni generali durante la rifinitura, ma è probabile che ci sia uno stato d'emergenza. Cercheremo di fare il quadro della situazione. Credo che a volte anche le difficoltà o le necessità improvvise aiutino a tirare fuori qualcosa di diverso, fanno anche valutare giocatori in ruoli non abituali. A volte le scelte più a sorpresa possono diventare le più efficaci. Ma, solo quando avrò il quadro della situazione, potrò valutare tutto».
Quarta partita in dieci giorni: «Le ultime due hanno partorito altrettante sconfitte, ma non ci stavano per quanto espresso in campo a Torino e Roma (Juventus e Lazio). Non meritavamo di perdere. Bisogna valutare il dispendio energetico, ma i ragazzi stanno facendo qualcosa di importante anche dal punto di vista fisico. Solo il risultato è stato negativo, non siamo stati inferiori agli avversari. Ora dobbiamo ripartire da qui, senza fare discorsi a ritroso. Serve grande equilibrio, servono stimoli a 360 gradi. È un momento nel quale c'è bisogno dell'apporto di tutti, anche se sappiamo di contare sulle nostre forze e dare tutti qualcosa in più. Sono convintissimo che daremo il massimo possibile, perchè conosco i ragazzi»,
La rincorsa alla Europa League: «Sono stato condizionato dalle assenze nelle scelte, abbiamo dovuto sopperire anche con diversi ragazzi della Primavera. È una necessità che si è venuta a creare, ci sono momenti del campionato nei quali accadono infortuni a catena e purtroppo sono arrivati proprio ora che abbiamo 5 gare consecutive da affrontare». La prossima sarà particolarmente dura: «Mi aspetto una Roma che faccia la Roma. Sono i secondi della classe, dovremo esprimere il meglio di noi stessi per la condizione attuale». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero