Dal 7 al 10 dicembre il museo Macro di via Nizza, a Roma, si trasforma in una colonia di robot, con i Gundam Days. L'anime giapponese Mobile suit gundam oggi è...
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Una proposta culturale trasversale, che punta a far conoscere attraverso il lavoro di illustratori, figuristi, modellisti e artisti del tatuaggio, la creatività e la passione che contraddistingue il fenomeno nipponico, che a oggi vede coinvolti appassionati giocatori da tavolo, di wargames, roleplay, fan del fumetto e delle illustrazioni.
I Gundam Days celebrano l'opera in tutte le sue varianti. Durante l'evento, a ingresso gratuito, sarà possibile sperimentare e analizzare come funzionano i meccanismi e i segreti alla base del modellismo e del Gunpla. Quattro giornate uniche, aperte a tutti – ai piccoli e grandi appassionati e non, con lo scopo di avvicinare una varietà di pubblico più ampia, portando curiosi e anche possibili fruitori. Un percorso fatto di esposizioni, live performance, workshop e molto altro. Saranno esposte opere di artisti e illustratori che LudoManiacs ha invitato a creare e esporre esplicitamente per questo evento.
Il mondo del Gunpla nasce e si sviluppa in Giappone. La tradizione modellistica, tra le più apprezzate nel Sol Levante, è riuscita a esportare nel mondo occidentale un fenomeno che non è più concentrato solo sul modellismo, ma rappresenta orami una moda. Ideata da Yoshiyuki Tomino alla fine degli anni ‘70, con la collaborazione del padre del mecha design Kunio Ōkawara e del gruppo creativo della Sunrise sotto lo pseudonimo Hajime Yatate, Mobile Suit Gundam rappresentò il primo esempio di un nuovo genere: il real robot.
In principio la serie non ottenne successo. L'introduzione sul mercato dei modellini Bandai ribaltò le sorti dell’anime e la sua popolarità iniziò ad aumentare. Le figure vendettero molto bene, e il successo di Mobile Suit Gundam andò a consolidarsi nel tempo tanto da generare un vero e proprio fenomeno della fantascienza robotica, da cui nacquero numerosi sequel animati e spin-off, fino al merchandising, veicolato tramite model kits in plastica successivamente rinominati Gunpla - Gundam Plastic Models. Un successo che poi si è allargato anche ai videogiochi e all’animazione in 3D, fino a suppellettili per la casa e abbigliamento, o contaminazioni nel campo tecnologico. Il robot di casa Bandai ha generato collaborazioni con artisti internazionali e numerose mostre e musei, soprattutto sul territorio dell’est asiatico, trasformando il mecha nipponico in uno dei personaggi della pop-culture odierna.
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Il Messaggero