Cassino, omicidio di via Pascoli, niente rito abbreviato per Di Carlo: processo in corte d'assise

Vittima Yirel Peña Santana di 34 anni di origini dominicane

La vittima, Yirelis di 34 anni
Yirelis uccisa con sei coltellate, si va in corte d'assise. Processo per Sandro Di Carlo, 26enne di Cassino presunto assassino della donna, al via il 15 marzo prossimo. Il Gip...

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Yirelis uccisa con sei coltellate, si va in corte d'assise. Processo per Sandro Di Carlo, 26enne di Cassino presunto assassino della donna, al via il 15 marzo prossimo. Il Gip del tribunale di Cassino, nell'udienza di ieri, ha confermato le aggravanti e, per questo, non è stato ammesso il rito abbreviato, che vuol dire sconto di pena di un terzo nel caso di condanna. Ma questa possibilità non è scongiurata perché sarà la corte d'assise a valutare la richiesta di perizia psichiatrica, avanzata dai legali del giovane. A fare la richiesta di processo, con il rito immediato, era stato, a fine novembre 2023, il sostituto procuratore Alfredo Mattei. Poi c'era stata la richiesta della difesa di abbreviato condizionato che, appunto, è stato discusso ieri mattina. E' stata accolta dal Gip, invece, la costituzione di parte civile della madre tramite l'avvocato Marco Rossini e dell'associazione "Insieme per Marianna". Nel corso delle indagini c'era stato l'incidente probatorio che aveva accertato la piena facoltà mentale del 26enne al momento del fatto; conclusione che, però, era stata contestata dal consulente della difesa.

LA RICOSTRUZIONE

L'omicidio della dominicana Yirel Peña Santana di 34 anni risale al 28 maggio dello scorso anno quando la donna fu trovata morta in una pozza di sangue, con sei coltellate, in un appartamento di via Pascoli a Cassino. Nelle ore successive fu individuato il presunto assassino: Sandro Di Carlo, l'ultimo ad aver visto la donna nel suo appartamento. A fermarlo gli uomini della squadra mobile di Frosinone dopo aver trovato tracce di sangue della vittima sulle scarpe del giovane. La prova regina sarebbe stata, però, un'impronta di sangue lasciata su un muro nell'appartamento della donna. Gli investigatori la inserirono nella banca dati delle forze dell'ordine, trovando subito un riscontro con Sandro Di Carlo. Il giovane tramite i suoi legali non ha mai negato di essere stato in quell'appartamento, ma allo stesso tempo si è sempre difeso sostenendo di non aver ucciso la donna. Ora si difenderà in corte d'assise.

Vin.Car.
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Il Messaggero