Violenza sulle donne, vandali cancellano i nomi sulla targa-ricordo a Sora

Violenza sulle donne, vandali cancellano i nomi sulla targa-ricordo a Sora
Un gesto ignobile quello compiuto la scorsa notte nel Parco Santa Chiara dove, con una bomboletta spray di colore nero, sono stati cancellati i nomi delle quattro vittime di...

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Un gesto ignobile quello compiuto la scorsa notte nel Parco Santa Chiara dove, con una bomboletta spray di colore nero, sono stati cancellati i nomi delle quattro vittime di violenza di Sora incisi su una targa commemorativa. Samanta Fava, Chiara Sacco, Adriana Tamburrini e Gilberta Palleschi: quattro donne, quattro vite spezzate prematuramente per mano di un uomo violento, quattro storie tragiche da non dimenticare. La targa è stata installato nel 2015 grazie a un'idea dell'associazione culturale Iniziativa donne Onlus. Le storie di quelle donne, commentano le volontarie dell'associazione che da anni è impegnata sul fronte della battaglia al femmicidio e alla violenza sulle donne, «oggi vengono nuovamente spezzate da chi, insensibile, irrispettoso e vile ha oltraggiato non solo uno spazio fisico, ma una cultura del rispetto. Chiediamo al comune di Sora di intervenire per ripristinare e restituire il decoro».


Quanto accaduto ha suscitato profondo sdegno e rabbia nella popolazione: «Chi può aver fatto una cosa del genere? Chi può aver cancellato i nomi di donne vittime di violenza? Così è come se fossero state uccise due volte ma noi non dimentichiamo», commentano in tanti sui social network. Purtroppo, all'interno della villa comunale non sono presenti telecamere di videosorveglianza. Pochi giorni fa era accaduto un fatto analogo: la panchina rossa posizionata in memoria di Serena Mollicone e di Gilberta Palleschi era stata distrutta a calci.

«L'atto vandalico si commenta da solo ed è l'ennesima dimostrazione, proprio nel Giorno della Memoria, dell'innata capacità di alcuni soggetti a fare gratuitamente del male. In questo caso - dichiara il sindaco di Sora Roberto De Donatis - parliamo di un danno ad una idea, oltre che al decoro pubblico. Non appena capiremo di che tipo di vernice è stata utilizzata ripristineremo al più presto la targa. Domani mattina (oggi) mi recherò personalmente sul posto per verificare il danno». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero