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Dopo l'arresto di Roberto e Mattia Toson rispettivamente padre e figlio accusati dell'omicidio di Thomas Bricca avvenuto il 30 gennaio scorso, arriva il primo avviso di garanzia per le risse avvenute il sabato e la domenica precedenti davanti ad un locale nella piazza centrale di Alatri e dopo le quali c'era da "vendicare" l'onta subita proprio dal gruppo dei Toson.
L'indagato è Alexandru Negru, 25 anni, considerato uno degli amici più fidati di Roberto Toson. Sovente veniva chiamato dall'ex guardia penitenziaria per sistemare alcune "questioni". L'ultima in ordine di tempo era relativa al pestaggio che c'era stato precedentemente da parte di alcuni egiziani nei confronti del fratellastro, Francesco Dell'uomo.
I NOMI
Un pestaggio che portava la firma oltre a quella di Roberto Toson e del figlio Mattia, anche quella dell'altro figlio, Niccolò, di Alexandru Negru e Cristian Belli, citati nell'ordinanza che ha portato ai recenti arresti insieme ad Omar Haoudi, Sameh Bakrash «e altri giovani di origini nordafricane». Dell'esistenza di un fascicolo di indagine relativo alle risse si legge proprio nell'ordinanza, adesso Negru è stato identificato e ha dovuto nominare un avvocato di fiducia (lo assiste Antonio Ceccani), sorte che toccherà anche agli altri personaggi citati nelle carte e presenti alla prima e alla seconda scazzottata.LE TELEFONATE
Tornando al nome di Alexandru Negru risulta anche uno dei testimoni chiave per quanto accaduto la sera del 30 gennaio. Appreso da alcuni amici degli spari al "Girone" ha riferito agli investigatori di avere contattato prima un amico di origini nordafricane attraverso Messenger, poi di aver telefonato a Niccolò Toson tramite whatsapp (chiamata alla quale c'è stata risposta e durata 40 secondi, alle 20,03) quindi a Mattia che invece non ha risposto. Erano le 20 e 5, il giovane si è recato in ospedale per capire come stesse Thomas e alle 20,45 ha ricevuto la telefonata di Mattia Toson che gli diceva di non aver risposto perché stava sotto la doccia. Particolare, invece, che è stato smentito da diverse testimonianze.Giovanni Del Giaccio
Marina Mingarelli
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Il Messaggero