Tabaccaio di Frosinone indagato per eccesso di legittima difesa. Esclusa l'ipotesi di omicidio

Santopadre, l'uomo ha sparato e ucciso un ladro in casa sua

Tabaccaio di Frosinone indagato per eccesso di legittima difesa. Esclusa l'ipotesi di omicidio
Non c’è l’ipotesi di omicidio. Il tabaccaio di Santopadre, Sandro Fiorelli di 59 anni, che ieri sera ha sorpreso i ladri in casa ed ha sparato,...

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Non c’è l’ipotesi di omicidio. Il tabaccaio di Santopadre, Sandro Fiorelli di 59 anni, che ieri sera ha sorpreso i ladri in casa ed ha sparato, uccidendone uno, è indagato a piede libero per eccesso colposo di legittima difesa. 


La decisione della Procura di Cassino, di escludere l’ipotesi dell’omicidio, si apprende dal Procuratore Capo Luciano d’Emmanuele.

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Tabaccaio di Frosinone indagato per eccesso di legittima difesa

L'ipotesi di reato contestata al tabaccaio si basa sulla prima ricostruzione dei fatti secondo cui  il romeno mentre scappava sul vialetto della villa, si sarebbe voltato verso il proprietario di casa che lo inseguiva, e  avrebbe puntato la pistola, risultata poi una scacciacani senza tappo rosso. A quel punto il padrone di casa, stando a quanto riferito dallo stesso agli inquirenti, temendo il peggio ha fatto fuoco. La fucilata, partita da una distanza di circa 10 metri, ha centrato il ladro sotto l’ascella. La morte è stata questione di minuti.

Il tabaccaio  è stato interrogato dal pubblico ministero Marina Marra per tutta la notte. Poco da, come confermato dal capo degli inquirenti della procura di Cassino, la decisone di iscriverlo nel registro degli indagati per eccesso colposo di legittima difesa.

Nessuno dei tre complici si sarebbe fermato a prestare soccorso all'amico.

Il sindaco di Santopadre, Giampiero Forte, ha dichiarato: «Ora è il momento del silenzio e della riflessione. Tutti quanti dobbiamo riflettere su quanto è successo, una doppia tragedia che ha riguardato la persona che non c'è più ma anche la persona che, esasperata, ha fatto un atto che gli cambierà la vita. A lui come a tutta la comunità. Non è il momento delle strumentalizzazioni».

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Il Messaggero