Sul Peak Lenin in ricordo di Daniele Nardi con la bandiera dei Diritti Umani

La bandiera sui Diritti Umani
Due passioni e un amore. Le passioni sono i numeri (è un affermato commercialista) e le montagne (ogni anno ne scala una). L’amore è quello che lo ha sempre...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Due passioni e un amore. Le passioni sono i numeri (è un affermato commercialista) e le montagne (ogni anno ne scala una). L’amore è quello che lo ha sempre legato a Daniele Nardi, l’alpinista di Sezze morto qualche mese fa durante una scalata. E proprio in memoria di Daniele Nardi il «commercialista-alpinista» Andrea Cappadozzi di Patrica ha organizzato una spedizione sul Peak Lenin. Con i suoi 7134 metri, il Peak Lenin è la seconda Vetta del Kyrgyzstan dopo il Peak Pobeda: una delle cinque montagne sopra i 7000 metri che si trovano nella vecchia Unione Sovietica.

Tornato in Ciociaria, Cappadozzi ha commentato: «Sono molto felice per l’esperienza e per quello che hanno potuto vedere i miei occhi. Nulla di quello spettacolo avevo mai visto, né sulle Alpi né sugli Appennini né sulle Ande. Il mostro ( 7134 metri di altezza) si chiama Peak Lenin; è una piramide altissima che sovrasta la morena glaciale del Pamir».
Poi, con un sorriso, riprende: «In montagna raccolgo sempre le cartacce degli altri ma, sul Peak Lenin , ero talmente stremato che quando vedevo cartacce sulla neve tiravo dritto senza raccoglierle. Comunque il mio dovere per la mia immondizia l’ho fatto e l’ho riportata al campo base legata allo zaino».
«Il momento più bello - conclude Cappadozzi - è stato quando abbiamo piantato sulla neve la Bandiera dei Diritti Umani di Daniele Nardi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero