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«Conosco la vicenda delle donne sedotte e abbandonate. Sono rimasta basita anche io ma si deve conoscere il seduttore. Un uomo benestante, accattivante, manipolatore che ora ha tre figli che deve riconoscere. E queste donne sono devastate e guardando crescere i loro pargoli si ricorderanno di lui. In questi casi non sarebbe opportuna una vasectomia?».
A scrivere queste parole - condividendo su un canale social, seguito da quasi 3 milioni e mezzo di follower, l’articolo pubblicato dal Messaggero nei giorni scorsi - è una ginecologa della zona, non una qualunque ma una professionista che oltre ad essere stimata nel suo campo è seguitissima sui social network dove ha oltre 1 milione di follower su TikTok e quasi 300.000 follower su Instagram. Ci ha messo la faccia, si è esposta non soltanto per una delle tre donne rimaste incinta ma lo ha fatto, probabilmente, per tutte le donne, per metterle in guardia da quest’uomo che ha persino negato, in forma anonima ma attraverso un legale, tutte le accuse che gli sono state rivolte.
La storia che ha fatto il giro del web è quella di un datore di lavoro della zona che ha messo incinte tre donne per poi abbandonare sicuramente le prime due. La prima, in ordine di tempo, ha partorito a gennaio un bellissimo bimbo ed assistita dall’avvocato Antonio Carugno ha iniziato una battaglia legale per il riconoscimento della paternità che approderà a settembre in tribunale. La seconda partorirà a giugno ed è stata anche lei abbandonata, la terza dovrebbe partorire ad ottobre. Tutte e tre erano sue collaboratrici nell’attività che svolge sul territorio.
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Il Messaggero