Frosinone, Regionali: veleni e rinunce nel Pd. Duro attacco di Pompeo. In campo un sindaco

Frosinone, Regionali: veleni e rinunce nel Pd. Duro attacco di Pompeo. In campo un sindaco
Veleni e sorprese nel Pd alla vigilia della presentazione delle candidature per le Regionali di febbraio. Quella di ieri è stata una giornata caratterizzata dalle attese e...

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Veleni e sorprese nel Pd alla vigilia della presentazione delle candidature per le Regionali di febbraio. Quella di ieri è stata una giornata caratterizzata dalle attese e da forti tensioni: alla fine si è chiusa con un duro attacco dell'ex presidente della Provincia, Antonio Pompeo. Il sindaco uscente di Ferentino, in corsa per la Pisana nelle file dei dem, non cita mai il partito dove milita da anni, ma la destinazione del suo j'accuse è chiara: è la corrente maggioritaria locale del Pd, sostenuta dalla federazione. «Stanno provando in tutti i modi a ostacolare e indebolire il nostro progetto, manipolando anche il messaggio politico, nella convinzione di poter centrare il loro obiettivo. Dimenticano, però, che l'ultimo giudice, in democrazia, sono i cittadini, che non hanno la memoria corta» ha scritto Pompeo sui social. «Alle tante persone e agli amici che in queste ore mi stanno chiedendo di restare in campo per difendere, con il coraggio delle idee, i nostri valori e la buona politica, io rispondo che ci sono e non ho paura perché non sono solo. Insieme a me ci sono donne e uomini che con orgoglio chiedono una classe dirigente capace di ascoltare, proporre soluzioni e guardare al futuro» ha aggiunto nel post.

«PIÙ FORTE DI PRIMA»
Sono le 21 di ieri quando Pompeo conferma la sua discesa in campo nella lista del Pd: «Ci sarò e andrò fino in fondo, più forte di prima». E oggi dovrebbe annunciare le due donne (una designazione era attesa per ieri) che andranno a completare la squadra dei dem in lizza: per una casella circola il nome del consigliere comunale di Pontecorvo Annalisa Paliotta.

Oggi, infatti, alle 17, è in programma la direzione regionale del Pd, chiamata ad approvare in via definitiva l'elenco dei sei aspiranti ciociari a uno scranno nell'aula della Pisana. Gli altri già schierati dal partito sono l'uscente Sara Battisti (ha già firmato la candidatura), Libero Mazzaroppi, sindaco di Aquino, Andrea Querqui, consigliere comunale a Ceccano, e lo stesso Pompeo. La lista dei candidati, stilata il 4 gennaio dalla direzione provinciale, all'inizio includeva anche Maria Concetta Tamburrini, assessore a Cassino. Ieri, però, l'esponente dell'esecutivo della città martire ha ritirato la sua disponibilità a concorrere. In sostanza, Tamburrini ha rinunciato alla candidatura.

«La prima condizione che avevo posto per considerare seriamente una mia candidatura era la non spaccatura della nostra maggioranza. Oggi, nel non-senso di tutto quello che sta emergendo, non solo a Cassino, quella che vedo non è spaccatura: è una vera e propria frammentazione, non certo sulla mia persona, quanto sull'opportunità di procedere con una candidatura o meno» ha scritto Tamburrini. Una decisione che sul piano politico ha un significato: la fine dell'asse tra il sindaco di Cassino, Enzo Salera (Pd), e Pompeo. Intesa che era stata costruita per puntare, schierando il primo cittadino di Arce, alla presidenza dell'ente di piazza Gramsci nella sfida del 18 dicembre scorso. Un obiettivo, però, sfumato.

ALTRI CANDIDATI


Cresce, intanto, il numero dei ciociari candidati: ci sarà anche il sindaco di Vico nel Lazio, Claudio Guerriero, con la civica di D'Amato. Ufficiale anche Samuel Battaglini per Forza Italia.
Stefano De Angelis
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Il Messaggero