All'indomani delle dichiarazioni dell'allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco, che ha criticato il terreno di gioco del 'Benito Stirpe di Frosinone dove...
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Il mister della Roma ci era andatio giù duro nella conferenza stampa post partita: «Il campo era indecente, non si può giocare. Meno male che non si è fatto male nessuno. Se l’avessi saputo non avrei giocato qui a Frosinone. Sulla partita non ho valutato niente, non possiamo giocare in un campo del genere. I carichi di lavoro erano evidenti, i miei giocatori pensavano di più a non farsi male e posso capirli perfettamente. Mi dispiace perché pensavo di trovare un contesto migliore. Tutto molto bello esternamente qui a Frosinone, meno bello sul campo che è la cosa che interessa di più a me, così come penso a tutti i giocatori e i tecnici».
«La nostra Società aveva più volte sconsigliato di organizzare questa amichevole il 20 luglio a Frosinone. Per due aspetti fondamentali che mi permetto di ricordare: su quel terreno di gioco c'era stata, prima, una invasione pacifica la sera del 16 giugno scorso in occasione della promozione in serie A e quindi la sera dell'8 luglio al 'Benito
Stirpe si era tenuto il Latin Awards 2018 con migliaia di persone assiepate sul campo».
«Nonostante tutto, abbiamo fatto il possibile per mettere a disposizione un terreno di gioco adeguato. Ma certe tempistiche di natura prettamente tecnica non possono venire compresse. D'altronde non vi è stato alcun sopralluogo per valutare le condizioni del terreno di gioco e quindi mi sento di poter dire che forse è stato inutile nel post-partita alimentare questo tipo di polemiche. Tutto questo lo puntualizziamo con la stima e l'amicizia di sempre», conclude Stirpe. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero