Agenda 2030: le industrie sposano la sostenibilità ambientale e sociale

La presidente di Unindustria Frosinone, Miriam Diurni, con il presidente di Unindustria Lazio, Angelo Camilletti
 La sostenibilità? Parte dai pass consegnati all'ingresso, in materiale riciclato e addirittura piantabili, poiché all'interno contengono dei semi. E...

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 La sostenibilità? Parte dai pass consegnati all'ingresso, in materiale riciclato e addirittura piantabili, poiché all'interno contengono dei semi. E poi dall'evento a basso impatto ambientale, con scarso uso di carta e prodotti a filiera corta. Si è presentato così l'evento: Azione pilota sostenibilità dell'area industriale dei comuni di Frosinone e Ferentino che si è svolto ieri alla Klopman. Presenti, fra gli altri, il prefetto Ernesto Liguori, il sindaco Riccardo Mastrangeli, il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, i vertici di Unindustria dal presidente regionale Angelo Camilli a quella di Frosinone, Miriam Diurni.


La Klopman - leader europeo nel tessile per abiti da lavoro - è tra le 20 realtà che hanno partecipato all'azione, trattandosi non di uno studio calato dall'alto ma frutto del confronto con aziende e studenti (presenti ieri quelli dell'Angeloni), legato agli obiettivi di Agenda 2030. Cosa è stato fatto, cosa si può ancora fare, qual è il livello raggiunto dalle attività coinvolte. L'idea è quella di «farne un modello esportabile» - come ha detto Camilli concludendo la mattinata. Non solo evento sostenibile, inoltre, ma anche la scoperta che investire nel miglioramento energetico, nella digitalizzazione, nel riuso di acqua, recupero di vapore, nel benessere dei dipendenti «è una grandissima opportunità economica e commerciale - ha detto l'amministratore delegato di Klopman, Vincenzo Verdoliva - stiamo guadagnando, spunti e progetti ci hanno fatto imparare tante cose e garantito la continuità all'azienda». I risultati? 70% di energia prodotta in cogenerazione, nuove macchine che aumentano del 38% la produzione risparmiando il 55% di energia, ma soprattutto l'investimento sul benessere dei dipendenti, oltre a uno sguardo al territorio «per cui siamo pronti a valutare le azioni più appropriate insieme al sindaco». Che poco dopo ha ribadito: «la sostenibilità è al centro del mio programma». La presidente di Unindustria, Miriam Diurni, ha sottolineato come «questo è un giorno importante perché fa vedere cosa fanno le aziende, risponde ai pregiudizi contro le industrie che per quanto riguarda la qualità dell'aria, ad esempio, rappresentano solo il 7% dell'inquinamento». Rilanciato il discorso legato alla perimetrazione del Sin.

L'INDAGINE

È stata proprio Unindustria a promuovere lo studio, insieme alla Fondazione Fabrica dei Talenti e realizzato con  la Fondazione Bruno Visentini.
Nelle aree industriali monitorate sono state registrate criticità e margini di miglioramento sulle tematiche di natura sociale in riferimento ai target dei goal 11 Città e comunità sostenibili e Goal 5 pari opportunità. Quest'ultimo registra i punteggi più bassi con meno del 20% delle donne in posizioni dirigenziali. Sul versante ambientale, elativamente al Goal 12 consumo e produzione responsabili e Goal 13 lotta contro il cambiamento climatico, emerge che solo poco più della metà delle aziende dichiara di destinare la quasi totalità dei propri scarti di produzione a recupero o riciclo. Sul versante economico, infine, in riferimento al Goal 8 buona occupazione e crescita economica e Goal 9 imprese, infrastrutture e innovazione, le aziende dimostrano di aver introdotto innovazioni in termini organizzativi e produttivi, e oltre il 65% degli intervistati dichiara di aver pensato di avviare un'iniziativa o un progetto sui temi della sostenibilità.


Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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Il Messaggero