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Lo scenario dipinto è agrodolce. Crescono, dopo i primi segnali di ripresa rilevati a un anno dalla pandemia, i principali indicatori del comparto, compreso quello sugli occupati, ma restano aperti alcuni fronti di preoccupazione, come la mancanza di manodopera e i tempi della burocrazia. Con l’arrivo del superbonus per le ristrutturazioni, inoltre, c’è un altro aspetto che genera timori: l’aumento del costo dei materiali. A tracciare il bilancio sul pianeta edilizia in Ciociaria è stato, ieri, il presidente dell’Ance Frosinone (associazione dei costruttori), Libero Angelo Massaro. In vista del Pnrr, ha colto l’occasione anche per lanciare appelli alla politica e alle associazioni di categoria «per una coesione nella programmazione e per la scelta di progetti vincenti per l’economia del territorio».
I DATI
«Partiamo dai dati, che indicano una ripresa - ha spiegato -. L’edilizia sta attraversando un periodo di crescita, sotto la spinta dei bonus e del Pnrr. Nel giro di un anno, rispetto al settembre 2020, è stato registrato un incremento del 7 per cento dei lavoratori iscritti alla cassa edile, cioè quelli attivi, saliti a 6.528.
Massaro ha poi sottolineato altri segnali confortanti, gli stessi emersi sul piano nazionale, come il trend al rialzo per gli investimenti e la produzione nelle costruzioni, per le compravendite delle case, per il finanziamento alle imprese per l’edilizia residenziale e per i mutui concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. «In controtendenza - ha affermato - ci sono i bandi per i lavori pubblici, ma è dipeso dall’effetto del lockdown causato dal Covid-19».
LE CRITICITÀ
Il presidente dell’Ance ha anche toccato questioni definite fondamentali per non rischiare di paralizzare la fase di slancio. Le ha chiamate «criticità».
«Sono in particolar modo tre: la burocrazia, il caro-materiali e la carenza di manodopera e di personale qualificato» ha sottolineato. «Tra le problematiche c’è quella legata alle fasi autorizzative e ai tempi di cantierizzazione. Le lungaggini e la durata dell’iter creano incertezza e rallentano tutte le fasi». Poi, parlando del superbonus, ha aggiunto: «Continuano ad arrivare modifiche alla normativa che mettono a rischio le imprese che stanno investendo».
Capitolo materie prime. Massaro non ci sta e tuona: «Il costo dei materiali è schizzato alle stelle e ciò sta mettendo in ginocchio il settore delle costruzioni e rappresenta un pericolo per la realizzazione delle opere, anche del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si registrano rincari anche del 100 per cento. Cemento, legname, ferro, cappotto termico: c’è stata un’impennata dei prezzi. I ponteggi sono introvabili e hanno raggiunto importi triplicati rispetto al passato, anche fino a 60 euro a metro quadrato. A incidere non è soltanto la forte domanda, ma anche la speculazione» .
E poi le difficoltà nel reperire le risorse umane: «C’è scarsità di figure professionali, ciò rischia di fermare i cantieri: mancano ingegneri, architetti, geometri, artigiani e operai specializzati. Bisogna investire sulla formazione, è indispensabile. Stiamo sviluppando - ha concluso - un servizio per la centralizzazione degli acquisti e per il reperimento della manodopera: guardiamo anche alla possibilità di preparare adeguatamente lavoratori stranieri».
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