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Di professione fa l’avvocato, nel tempo libero sfida l’oceano a suon di bracciate. Patrizio Coppotelli, 35 anni, di Frosinone, domenica ha conquistato la medaglia di bronzo nella XXIII Traversata Internazionale Bocaina tra Lanzarote e Fuerteventura: 15 chilometri in acque libere in pieno oceano. Il ciociaro era l’unico italiano in gara. La sua vita da anni si divide tra le aule dei tribunali e i mari di tutto il mondo.
«La passione per il nuoto in acque libere è nata nel 2009. Prima di allora non avevo mai sentito parlare di questo tipo di competizioni - racconta Patrizio - Me ne sono innamorato». Per praticare questa disciplina serve un allenamento duro, quotidiano, coniugato con un’alimentazione molto attenta e soprattutto una grande capacità di adattarsi a condizioni sempre diverse, quasi sempre estreme.
«Domenica le condizioni erano difficili, il mare era agitato e le correnti spingevano molto forte. Oltre alle condizioni fisiche, serve uno stato mentale ottimale. Quando nuoti nell’oceano per 15 chilometri spesso ti viene di mollare, ma è a quel punto che bisogna insistere per continuare ed arrivare al traguardo. Ma questa caparbietà la raggiungi soltanto allenandoti in maniera costante e con passione».
Quando si nuota in mare, soprattutto nell’oceano, subentrano tanti altri fattori che non ci sono in piscina, a cominciare dalle condizioni meteorologiche con cui chi pratica questa disciplina deve fare per forza i conti: «In compenso - aggiunge Patrizio - il nuoto in acque libere è l’idea per chi ama fare sport nella natura. Un contatto che nell’oceano è molto forte».
E se per raggiungere certe performance bisogna faticare parecchio e fare molti sacrifici, la soddisfazione di raggiungere il traguardo vincendo anche una medaglia ripaga di tutto: «La mia medaglia di bronzo spero che possa essere un messaggio importante per i ragazzi affinché si appassionino a fare sport, ma anche per quelli più grandicelli come me a non darsi limiti e a inseguire traguardi che all’inizio posso sembrare inarrivabili».
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