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IL TESTIMONE
Testimone di queste situazioni è il funzionario dell'ufficio Pasqualino Matera che quasi ogni giorno si trova ad affrontare e risolvere situazioni critiche, di tossicodipendenza e soprattutto di povertà. Ieri l'uomo in questione si è presentato nell'ufficio per l'appuntamento con l'assistente sociale designato dal giudice del tribunale di Cassino come amministratore di sostegno.
Dice Matera:«La casa si potrebbe avere in pochi giorni dopo fatti gli allacci dei servizi. Ma si rifiuta di entrarvi. Ed ora sta per scadere il periodo di fitto pagato da noi per la permanenza dove abita. Ed è pericoloso per noi». E ieri mattina all'ennesimo rifiuto dell'assegnazione della somma ha spintonato l'assistente sociale creando trambusto negli uffici. E se ne è andato sbattendo le porte mentre arrivavano i carabinieri chiamati dagli uffici dopo una segnalazione al comando dei vigili urbani. Un agente (l'unico disponibile in quel momento) è arrivato poco dopo. E probabilmente si ripresenterà ancora oggi fin quando non si convincerà ad entrare in quella casa. I suoi genitori e i fratelli se ne sono andati trasferendosi al nord Italia. Abbandonandolo al suo destino stanchi di assisterlo e dei soprusi. Tanto che hanno venduto anche la grande casa dividendo il ricavato ma facendo gestire la parte spettante ad uno dei fratelli con problemi di disagio mentale al giudice tutelare. Per l'assessore alla coesione sociale Luigi Maccaro si tratta di situazioni emergenziali particolari. "L'assistenza del Comune dice- si rivolge a tante fasce deboli della città, cercando di aiutare tutti. Ci sono famiglie che hanno bisogno di pacchi alimentari o di aiuti economici ma anche persone con problemi mentali o ex tossicodipendenti che cercano aiuto. Tutte situazioni critiche alle quali cerchiamo di are risposte adeguate».
Domenico Tortolano
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Il Messaggero