Una gola carsica, profonda oltre 10 metri, inaccessibile anche agli animali selvatici. È stato trovato qui, in località Ambrifi, a Lenola, il corpo, fatto a pezzi e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da mesi erano in atto le non facili ed agevoli attività di ispezioni delle «buche» individuate partendo da quelle più prossime al luogo dell'evento sino ad arrivare a quelle presenti nel limitrofo Comune di Lenola (LT), dove ne erano state identificate tre, in località Ambrifi, ritenute d'interesse anche per la vicinanza ad un terreno di proprietà dell'ex suocero di Michele Cialei, arrestato il 12 dicembre 2017 con l'accusa di omicidio premeditato ed occultamento di cadavere.
I carabinieri sono arrivati all'individuazione del luogo di ritrovamento attraverso una meticolosa mappatura di cavità e grotte tra il Comune di Vallecorsa e quello di Lenola mediante l'acquisizione di informazioni e notizie acquisite grazie a conoscitori del posto, quali pastori, cacciatori, ricercatori di funghi e persone anziane raccogliendo da tutti anche racconti e leggende su queste «buche naturali» disseminate ai piedi e lungo le dorsali delle montagne.
Per l’impervietà del luogo e le difficoltà di accesso è stato necessario far intervenire personale specializzato del Soccorso Alpino e Speleologico di Roma.
Nel video i momenti del ritrovamento e del recupero del cadavere. Nel frattempo proseguono le indagini sul coinvolgimento di altre persone. Al momento è indagato per occultamento di cadavere Lorenzo, il figlio 20enne del presunto killer.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero