Frosinone. Equilibri di bilancio, ok in Consiglio Il nodo della liquidazione dell'Asi

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LA SEDUTA IN STREAMING
Approvati gli equilibri di bilancio e le delibere inerenti alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, nelle zone dei Cavoni, Corso Lazio, Selva Piana, viale America Latina e De Matthaeis. Questi alcuni dei punti principali del Consiglio comunale, svolto ieri sera in modalità streaming, del capoluogo frusinate.


L'assessore al Bilancio Riccardo Mastrangeli ha spiegato la ratifica per la variazione del bilancio, nell'ambito dei fondi regionali utili ai servizi sociali del distretto B e del finanziamento ministeriale per lo Sprar. Il punto è passato con 20 voti favorevoli. Successivamente, è stato approvato anche lo studio di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della pista ciclabile sostenibile, dalla zona Scalo fino all'innesto su via Aldo Moro, per un importo di circa 191 mila euro.
BILANCIO
Anche gli altri punti, illustrati da Mastrangeli, hanno riguardato il bilancio comunale. Prima, il Consiglio ha ratificato gli equilibri di bilancio 2020, dopo la parziale integrazione dei fondi da parte del Governo, dovuti al Covid-19. È intervenuto Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune) che ha chiesto chiarimenti sulla relazione dei revisori dei Conti. Il consigliere Marco Ferrara (Lista per Frosinone), ha invece sollevato la questione legata ai residui attivi che il Comune vanta verso la Regione Lazio di circa 9 milioni di euro. Mentre Danilo Magliocchetti (Lega) ha elogiato la scelta dell'Ente, presa 8 anni e mezzo fa, di ricorre al piano di rientro dell'equilibrio finanziario e che la stessa darà più serenità alla prossima Giunta, per Daniele Riggi (Frosinone Indipendente), questa scelta ha intaccato le fasce più deboli e i lavoratori dei servizi. La parola è poi passata al sindaco: «La questione dei crediti della Regione nasce da lontano. Riguardano pratiche non semplici. Gli uffici stanno facendo il massimo. Sulla discarica di via Le Lame qualcosa sta entrando».
LE SOCIETÀ PARTECIPATE
Subito dopo, l'assise si è espressa sulla delibera per l'approvazione del bilancio consolidato del 2019. Anche qui, c'è stato un intervento di S. Pizzutelli, che ha chiesto la chiusura di alcune società partecipate. A questo si è trovata pienamente d'accordo anche Alessandra Sardellitti (Pd). «Il Comune più che sollecitare la chiusura non può fare ha spiegato Ottaviani- l'anno prossimo, tra l'altro, potremmo trovarci a dover decidere su una probabile e ulteriore liquidazione: quella del Consorzio Asi. C'è una disposizione regionale, in cui il Consorzio unico regionale andrebbe a sopprimere e liquidare i singoli consorzi laziali. Dovremmo confrontarci anche su questo in Consiglio comunale, visto che il Tar ha spiegato che è un atto volontario aderire ad un altro consorzio romanocentrico o coltivarci una realtà di questo territorio, magari costituendone un altro di carattere locale». La delibera del bilancio è poi passata con i voti della maggioranza.
Nel finale, il Consiglio si è concentrato sull'approvazione di 5 delibere, aventi ad oggetto la trasformazione del diritto di superficie in quello di proprietà nelle zone di Corso Lazio, Cavoni, De Matthaeis, viale America Latina, Selva Piana -e nelle aree non residenziali ricomprese nei piani di zona di edilizia residenziale pubblica. Tutte le delibere sono passate con l'unanimità dei presenti.

Matteo Ferazzoli
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Il Messaggero