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I consorzi di bonifica si organizzano per continuare a fornire i servizi nel periodo post emergenza sanitaria, cioè nella fase due. Ed ecco che la Conca di Sora, ad esempio, sta garantendo assistenza agli utenti attraversi i dipendenti che operano dalle finestre del piano terra, a distanza, muniti di dispositivi di protezione. Non solo: in ogni front office sono state posizionate barriere in plexiglass per evitare esposizione al rischio contagio. Box adibiti a ufficio collocati sul piazzale di ingresso è, invece, la soluzione adottata dal consorzio A Sud di Anagni. «Il cittadino entra nel box e, attraverso un computer munito di microfono e telecamera, si interfaccia con il personale che è all’interno. I documenti vengono prodotti all’istante dalle stampanti posizionate nell’ufficio mobile». Lo stesso modello realizzato a Sora è stato scelto per le sedi del consorzio Valle del Liri, sia per quella centrale di via Vico sia per quelle di via Appia a Cassino e di via Ravano a Pontecorvo. È quanto si legge in una nota, in cui si aggiunge: «La presenza negli uffici era stata ridotta al minimo, tanto che la stragrande maggioranza delle domande per acqua a uso irriguo è stata inoltrata via email: a Cassino sarà possibile presentarla fino al 30 giugno».
È stato sottolineato, inoltre, che i consorzi della provincia di Frosinone «hanno anticipato la stagione irrigua di un mese, partendo da fine aprile, per permettere alle aziende agricole di innaffiare ortaggi e mais. Il servizio procede con regolarità su tutto il territorio, anche se in Valle di Comino si segnalano le prime criticità di carenza idrica causate dalla lunga siccità primaverile». I consorzi ciociari, destinati a confluire in un unico ente provinciale ( Bonifica Lazio Sud Ovest), inoltre, hanno aderito al Cea (Consorzio Energie Rinnovabili). «Avranno un unico fornitore di energia che grazie alle tariffe convenienti consentirà un abbattimento importante della bolletta energetica. A favorire le adesioni al Cea sono state le iniziative promosse nei mesi scorsi anche da Anbi Lazio. «Le economie di scala sono le uniche possibilità che abbiamo per abbattere i costi di sistema. Non più tanti gestori dell’elettricità, ma uno unico per tutti che – spiega il direttore Anbi Lazio, Andrea Renna – grazie al suo forte potere contrattuale ottiene e applica, a sua volta, forti sconti sull’approvvigionamento elettrico. Le somme risparmiate potranno, già dal prossimo anno, essere reinvestite per efficientare i servizi ai nostri consorziati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero