Positivo un parente della donna di Fiuggi, ma è asintomatico

Positivo un parente della donna di Fiuggi, ma è asintomatico
Secondo caso di positività al Coronavirus a Fiuggi. Si tratta  della figlia che della  65 anni ora ricoverata allo Spallanzani e contagiata di ritorno da un...

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Secondo caso di positività al Coronavirus a Fiuggi. Si tratta  della figlia che della  65 anni ora ricoverata allo Spallanzani e contagiata di ritorno da un viaggio nelle zone rosse. «La persona sta bene ed è asintomatica», fa sapere la Asl di Frosinone.


Oggi dovrebbero essere resi noti gli esiti dei tamponi ai quali si sono spontaneamente sottoposte altre due persone che hanno avuto contatti con la commerciante di Fiuggi. Si tratta di due donne, una delle quali abita in centro vicino a Fiuggi, che non presentano alcun sintomo del Coronavirus.

Per ora non sono previsti provvedimenti del sindaco Alioska Baccarini, il quale spiega: «Ci stiamo attenendo al decreto del presidente del consiglio dei ministri del 1 marzo nel quale si evidenzia che qualsiasi provvedimento di carattere straordinario da adottare deve essere fondato su valutazioni medico-sanitarie provenienti dagli organismi competenti. L'autorità sanitaria ci rassicura che sul territorio comunale l'indagine epidemiologica è in corso e comunque sotto controllo».

LE RICADUTE ECONOMICHE
Intanto, da parte della politica si tenta di porre un argine alle ripercussioni economiche per la cittadina termale già gravata da una crisi del termalismo senza ritorno.
Si è aperto ieri, su iniziativa del presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini, il tavolo promosso insieme alla consigliera regionale Sara Battisti e convocato su richiesta degli albergatori di Fiuggi. «Tutti insieme, istituzioni, operatori economici forze sociali e imprese dobbiamo affrontare questa emergenza consapevoli che è necessario un piano nazionale e europeo in quanto è un tema globale e non locale. Fiuggi è la seconda città per posti letto e accoglienza del Lazio e rappresenta un polo turistico strategico per il Lazio e il Paese« ha dichiarato Buschini.

Al tavolo, oltre ai politici regionali e all'assessore al turismo di Fiuggi, Simona Girolami, hanno preso parte gli operatori turistici e gli albergatori di Fiuggi. «Oggi Fiuggi ha meno di 6mila posti letto nei suoi hotel, un polo centrale per il Lazio hanno sottolineato gli operatori - serve un piano straordinario di salvataggio».

È stato proposto il blocco delle scadenze dei contributi e l'attivazione di tutti gli strumenti messi in campo nella zona rossa». I numeri della crisi fanno paura: 1.500 lavoratori tra dipendenti diretti degli hotel e personale dell'indotto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero