Fca, produzione sospesa fino al 27 marzo

Fca, produzione sospesa fino al 27 marzo
Per l’emergenza coronavirus Fiat Chrysler e Maserati hanno sospeso la produzione in sette stabilimenti in Europa tra cui Cassino fino al 27 marzo. A Cassino, però, la...

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Per l’emergenza coronavirus Fiat Chrysler e Maserati hanno sospeso la produzione in sette stabilimenti in Europa tra cui Cassino fino al 27 marzo. A Cassino, però, la sospensione continuerà fino al 3 aprile per la cassa integrazione ordinaria già programmata. Lo stabilimento cassinate, salvo emergenza coronavirus, riaprirà il prossimo 6 aprile. Fermo anche l’indotto.


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“La sospensione della produzione - spiega Fca in un comunicato - consente al Gruppo di rispondere efficacemente all'interruzione della domanda del mercato garantendo l'ottimizzazione della fornitura. In particolare, la sospensione della produzione viene attuata in modo tale da consentire al Gruppo di riavviare la produzione tempestivamente quando le condizioni del mercato lo consentiranno.” L’azienda fa rilevare di aver deciso di propria iniziativa di apportare modifiche ai processi di produzione in diversi impianti, tra cui l'aumento della distanza tra i dipendenti nelle stazioni di lavoro. Ha inoltre aumentato gli interventi di pulizia e igienizzazione in tutte le strutture, oltre ad aver apportato ulteriori migliorie a tutela della sicurezza dei dipendenti. Sono stati applicati rigorosi controlli e misure di sicurezza nelle mense e all'accesso di visitatori esterni a tutti i siti del Gruppo. Negli uffici, la società ha accelerato la diffusione del lavoro in remoto (smart working). Intanto i sindacati valutano positivamente la decisione di Fca di aver tenuto un confronto costante con le organizzazioni sindacali. Per Fiom "il confronto deve continuare anche nei prossimi giorni, affinché anche negli stabilimenti ad oggi non interessati dalla chiusura siano realizzate tutte le misure necessarie, con riduzione dei volumi e fermate produttive, oltre alle sanificazioni, il metro di distanza e le misure di protezione individuale necessarie a tutelare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori". I metalmeccanici Cgil ritengono necessario, anche in osservanza del Protocollo, realizzare delle intese, stabilimento per stabilimento, per l'utilizzo della cassa integrazione speciale di cui si è ancora in attesa del provvedimento da parte del Governo. Infatti i sindacati hanno chiesto l’applicazione della cassa integrazione speciale per questi periodi di fermo per sanificare e adeguare le officine di lavoro. Cgil, Cisl e Uil di Frosinone in una nota affermano:”Prima la salute. Chiediamo il rispetto del protocollo sulla sicurezza e la salute dei lavoratori nelle aziende.” Il protocollo anticontagio varato dal Governo per tutte quelle persone che lavorano nel campo dei servizi essenziali prevede: fornitura di mascherine, guanti, tute, gel igienizzanti, pulizie e sanificazioni sui luoghi di lavoro. Inoltre l’utilizzo flessibile degli ammortizzatori sociali, e lo smart working. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero