Alessandro Fiacco, lo chef di Pofi alla conquista della Capitale: «Mia nonna la prima maestra»

Dalla scuola alberghiera a Cassino al Singerpalace, hotel a cinque stelle di via del Corso

Alessandro Fiacco, 36 anni, di Pofi
Il sogno di aprire un ristorante tutto suo, in Ciociaria, al momento può attendere. Per adesso Alessandro Fiacco, 36 anni, originario di Pofi, si gode il successo tra i...

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Il sogno di aprire un ristorante tutto suo, in Ciociaria, al momento può attendere. Per adesso Alessandro Fiacco, 36 anni, originario di Pofi, si gode il successo tra i fornelli nella Capitale e sui social, dove ha un seguito di oltre 50.000 fan. La scuola alberghiera a Cassino, poi le prime esperienze in diversi locali, fino a spiccare il volo e arrivare al Singerpalace, hotel a cinque stelle di via del Corso, a Roma. È lui a guidare la cucina come executive chef: piatti internazionali data la clientela ma anche un angolo per sagne e fagioli dedicato alla tradizione. Anche se i clienti preferiscono andare sui piatti noti anche all'estero, dalla matriciana alla carbonara, fino a cacio e pepe. «Mi piaceva cucinare fin da piccolo. Ho una passione smisurata per la cucina, adoro sporcarmi le mani e credo di essere nato con il mestolo in mano».

Quando non arrivava ai fornelli, si aiutava con uno sgabello. «Nonna è stata la mia prima insegnante, ho fatto la scuola alberghiera e poi ho iniziato a lavorare in giro. A 14 anni sono andato a Savona, poi in Trentino e poi ho iniziato a lavorare per la famiglia Visocchi a Fiuggi. Da lì poi mi hanno mandato a Roma. Sono una famiglia acquisita per me, sono 20 anni che lavoro per loro».
Un percorso fatto di tante soddisfazioni, prima ai fornelli e poi su instagram. «Ho iniziato per gioco e adesso sono molto conosciuto, collaboro con molte aziende e la principale soddisfazione è che la gente chiama non solo per il posto ma anche per venire a mangiare da me».

Un'esperienza non da poco, in uno dei posti più rinomati della Capitale. Ma le radici non si dimenticano e chissà che un giorno Alessandro non torni a casa. L'idea c'è ma i tempi non sono maturi: Avere un ristorante proprio è il mio sogno, anzi averlo in Ciociaria ancora di più. Il periodo non è dei migliori per aprire un'attività ma il sogno vorrei realizzarlo, prima o poi».
 

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Il Messaggero