Cassino, con un saggio del poeta De Napoli esce l''opera teatrale di Evtushenko "Se tutti i danesi fossero ebrei"

De Napoli ed Evtushenko
È stata pubblicata in questi giorni, in prima edizione nazionale, l'opera teatrale postuma di Evgenij Evtushenko "Se tutti i danesi fossero ebrei" (Lamantica...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È stata pubblicata in questi giorni, in prima edizione nazionale, l'opera teatrale postuma di Evgenij Evtushenko "Se tutti i danesi fossero ebrei" (Lamantica Edizioni, Brescia, 2022, p. 242) nella traduzione di Evelina Pascucci, a cura di Lorenzo Gafforini e con un saggio introduttivo del poeta cassinate  Francesco De Napoli.

L’amicizia fra De Napoli e lo scrittore  Evtushenko risale agli anni ‘80. Infatti nel 1986 Evtushenko venne a Cassino ospite di De Napoli ed è poi proseguita.   Evtušenko era uno dei maggiori sostenitori di Gorbaciov (fu deputato e ministro della cultura negli anni di Gorbaciov). Il  libro di Evtushenko sarà presentato a Brescia il 30 giugno. La pièce, firmata dal Maestro del disgelo nel gennaio 1996, è rimasta per oltre due decenni inedita in ogni Paese del mondo, a parte una fugace apparizione su una rivista russa sempre nel 1996.   La traduzione italiana di Evelina Pascucci fu inviata in lettura in quello stesso periodo a Francesco De Napoli, il quale ne propose l’allestimento scenico a Cassino nel 2003, a cura del Centro Universitario Teatrale diretto da Giorgio Mennoia.In tutti questi anni, il capolavoro di Evtushenko è rimasto chiuso nel cassetto, tanto da risultare ora ufficialmente edito in volume soltanto in Italia. Nel suo saggio introduttivo di circa un centinaio di pagine, Francesco De Napoli osserva come Evtushenko coraggiosamente “continuò a porre in primo piano, nel superiore nome della verità, la questione culturale sempre ignorata dal potere.”

 

 

 

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero