Cassino, malore fatale per scrittore Fabio Giardina: lo strazio e il ricordo degli amici

Cassino, malore fatale per scrittore Fabio Giardina: lo strazio e il ricordo degli amici
Cassino piange lo scrittore Fabio Giardina di soli 44 anni venuto a mancare nella notte di domenica a seguito di un improvviso malore. Una crisi respiratoria che non gli...

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Cassino piange lo scrittore Fabio Giardina di soli 44 anni venuto a mancare nella notte di domenica a seguito di un improvviso malore. Una crisi respiratoria che non gli ha lasciato via d’uscita. 

Incredulità e tanto tanto dolore quello vissuto nella giornata di ieri per la scomparsa dell’uomo, molto conosciuto negli ambienti culturali di Cassino. 

Nel cuore della notte Fabio Giardina è arrivato al pronto soccorso in preda ad una crisi respiratoria, nel giro di poco le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso. I funerali ci saranno oggi alle 16.30 nella chiesa di San Giovanni a Cassino. 

Tanti gli amici che lo hanno voluto ricordare. L’avvocato Giancarlo Corsetti, noto penalista del foro di Cassino, ha espresso il suo dolore. «I saluti - ha scritto Corsetti sulla sua pagina social - non sono mai stati il mio forte. Mi spiace non esserti stato vicino, quando hai visto il buio oltre la porta. Mi parlavi di tanti progetti, è mancato il tempo. Lasciamola aperta quella porta, non è un addio ma solo un arrivederci. Ciao amico mio, abbiamo avuto bei giorni insieme, ti porto nel cuore per sempre». 

Molto sentito anche il saluto riservatigli dall’assessore alla Cultura del Comune di Cassino, Danilo Grossi
«Con Fabio - ha spiegato l’assessore Grossi - stavamo impostando un festival sul linguaggio che avremmo dovuto realizzare nei prossimi mesi. Da sempre appassionato di scrittura, di linguaggi, e soprattutto di cultura orientale, insieme a Fabio organizzammo il capodanno cinese e iniziative per il turismo orientale, qualche anno fa. Siamo  senza parole. Ciao, Fabio».

Fabio per alcuni anni aveva svolto servizio come ausiliario del traffico presso il Comune. Un lavoro che ha abbandonato quasi subito. Ma tutti lo ricordano per l’attività culturale e sociale che ha sempre portato avanti; un cammino tracciato che ora lascia in eredità alle giovani generazioni. Sin da giovanissimo è stato protagonista della vita degli Argonauti, il Centro di aggregazione che organizzava eventi di punta per i ragazzi.

Negli anni successivi ha inaugurato in piazza De Gasperi un piccolo locale per giovani. Attività che ha ceduto per dedicarsi esclusivamente allo studio. Era appassionato di scrittura, in particolare, di b. Ultimamente collaborava con la Lis (Lingua dei Segni italiana).


«Con Fabio – ricorda l’ex consigliera comunale Rossella Chiusaroli – uscivamo in comitiva quando eravamo ragazzi. La nostra frequentazione risale a tanti anni fa. Poi ci siamo persi di vista. Lui era molto bravo. Studioso. Il caso ha voluto che, soltanto dieci giorni fa, ero a passeggio con il mio cane. A un certo punto Achille, il mio cane, si è avvicinato ad un cane bianco, di stazza grande. Il padrone di questo cane era Fabio. E’ stata un’occasione per salutarci, dopo diverso tempo. E’ terribile”. A non credere alla notizia è Marco Cavaliere. “Siamo sicuri che sia vera? Sabato mattina ci siamo incontrati al Bar Argo. Ci siamo salutati e abbiamo preso il caffè. Non è possibile!». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero