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E’ di nuovo allarme Covid e perciò il Comune di Cassino ha deciso di riaccendere i motori del programma di aiuti denominato “CassinoRisponde” sviluppato nella primavera scorsa. Il Sindaco Enzo Salera, l’Assessore Luigi Maccaro e la squadra dei Servizi sociali guidata dal funzionario Aldo Matera hanno stabilito di far ripartire il servizio di volontariato civico in favore di cittadini più fragili e più bisognosi di attenzione da parte dei servizi territoriali. Dal primo novembre torneranno operativi tutti i servizi attuati nella prima fase di lockdown: monitoraggio telefonico delle persone anziane sole, consegna della spesa e dei farmaci a domicilio per coloro che, a giudizio degli assistenti sociali, ne hanno necessità, raccolta alimentare e farmaceutica straordinaria presso i supermercati e le farmacie della città, consegna di pacchi viveri per le persone individuate dagli assistenti sociali, assistenza psicologica da remoto per le persone che vivono stati di ansia e preoccupazione, monitoraggio delle famiglie e delle persone di origine straniera. E in merito ai concorsi oggi ultima prova preselettiva. Infatti al palasport di Frosinone si terrà la prova del concorso per assumere sei vigili urbani. Si sono iscritti in 684 e i primi 50 saranno ammessi alle prove scritte e orali a Cassino che si terranno a novembre. La commissione esaminatrice è la seguente: Rosanna Sanzone, presidente (Segretario Generale del Comune di Cassino), Maria Assunta Trinti, componente esperto, funzionario del Comune di Fiuggi, Dino Padovani, componente esperto, funzionario del Comune di Alatri. Le funzioni di Segretario verbalizzante saranno svolte dal dipendente dell’Ente Carmen Evangelista. E’ l’ultimo concorso in programma, il ritardo a seguito del ricorso di tre ex agenti di polizia municipale. Il comune aveva rinviato la prova selettiva in attesa delle decisioni del Tar ma il ricorso è stato ritirato dai ricorrenti rivolgendosi al Consiglio di Stato che si riunirà il 23 febbraio prossimo. Ma i tre hanno ritirato il ricorso anche al Consiglio di Stato chiedendo una seduta di conciliazione con il comune presso l’ispettorato del lavoro. Infatti i ricorrenti hanno rinunciato al giudizio di ottemperanza per la nomina di un commissario ad acta dopo che il Consiglio di Stato aveva accolto l’istanza cautelare ed hanno chiesto un tentativo di conciliazione con l’amministrazione comunale. Il comune, però, si è tutelato approvando una nuova delibera di giunta per evitare altri ricorsi ed eventuali lungaggini burocratiche. Si stabilisce che verranno assunti i primi tre della graduatoria che sarà formulata dalla commissione esaminatrice al termine degli esami e successivamente i tre vigili ricorrenti se un tribunale obbligherà il comune a farlo.
Il Messaggero