Questa i militari della Compagnia Carabinieri di Cassino hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare a carico di un giovane di Giugliano in...
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Il soggetto, insieme ad un complice,è ritenuto responsabile della rapina ai danni della filiale del Banco di credito cooperativo di San Vittore del Lazio commessa ad ottobre 2018. I due erano armati di un cacciavite e travisati, ad oggi il complice risulta ancora non identificato.
All'epoca dei fatti il ragazzo era minorenne, e stando alle ricostruzioni dei carabinieri della compagnia di Cassino che il 22 aprile lo hanno tratto in arresto, si era introdotto in una filiale della Banca di credito cooperativo insieme a un complice, armato di cacciavite e con il volto nascosto, riuscendo a sottrarre 4.800 euro da una cassa aperta. A tradire i due in primo luogo l'accento, i testimoni hanno raccontato di averli sentiti parlare con cadenza campana.
Attraverso l'impianto di videosorveglianza, poi, i militari hanno potuto raccogliere altri dettagli sui due, ma la prova schiacciante, che ha consentito l'arresto, è stato il ritrovamento di tracce di sangue sul luogo del crimine. Uno dei due giovani, infatti, nella foga si era ferito alla testa. Le prove di laboratorio, e l'analisi del dna, hanno consentito di chiudere il cerchio su uno dei due ragazzi, dopo che i carabinieri avevano ristretto il campo dei sospetti, osservando il modus operandi dei rapinatori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero