Anagni. Vaso caduto da un muro sfiora una signora al cimitero cittadino; tragedia sfiorata

Anagni. Vaso caduto da un muro sfiora una signora al cimitero cittadino; tragedia sfiorata
Tempi duri per il cimitero comunale di Anagni, protagonista suo malgrado, in pochi giorni, di due episodi che, sia pur senza provocare tragedie, hanno però causato notevoli...

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Tempi duri per il cimitero comunale di Anagni, protagonista suo malgrado, in pochi giorni, di due episodi che, sia pur senza provocare tragedie, hanno però causato notevoli disagi ai cittadini che si trovavano in quel momento nella struttura.

Qualche giorno fa, all’interno del cimitero, una brutta disavventura ha interessato una signora, senza, per fortuna, causare conseguenze gravi. La donna, mentre si trovava vicino alla tomba di un suo parente all'interno del cimitero, è stata letteralmente sfiorata da una grosso vaso di fori che era caduto da un muro sovrastante, a diversi metri di altezza. Se il vaso fosse caduto addosso la signora, avrebbe causato una tragedia. In seguito all'accaduto i responsabili del cimitero hanno deciso di chiarire che non possono essere messi vasi o oggetti pericolosi sulle zone sopraelevate della struttura, proprio per evitare problemi come quelli che si sono verificati qualche giorno fa. Due giorni fa invece i membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri della città dei papi hanno portato a termine una operazione di bonifica all'interno del cimitero cittadino infestato da alcuni nidi di calabroni. La presenza pericolosa era stata segnalata appena due giorni prima da alcuni cittadini, che recatisi in cimitero per fare visita ai propri cari, avevano notato i due nidi che potevano essere pericolosi soprattutto per le possibili conseguenze di una puntura. La segnalazione è arrivata prontamente ai responsabili dell’Associazione nazionale dei carabinieri; che si sono recati sul posto e, debitamente protetti, hanno eliminato i calabroni, scongiurando altri rischi per le persone. Anche se, ovviamente, rimane alta l'attenzione per altri possibili nidi che potrebbero essere ancora presenti nella zona.

 

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Il Messaggero