Tira e molla su Alta velocità e nuova stazione di Ferentino: la fermata resterà a Frosinone, anzi no

Tira e molla su Alta velocità e nuova stazione di Ferentino: la fermata resterà a Frosinone, anzi no
L’area in cui dovrebbe sorgere la stazione dell’alta velocità si trova nel comune di Supino o in quello di Ferentino? E soprattutto, quando e se verrà...

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L’area in cui dovrebbe sorgere la stazione dell’alta velocità si trova nel comune di Supino o in quello di Ferentino? E soprattutto, quando e se verrà realizzata, la nuova stazione priverà il capoluogo di una fermata dell’alta velocità? 


Ferentino o Supino? - La presentazione dell’avvio dello studio del progetto dello scalo Tav ha innescato interrogativi e polemiche a non finire in cui si mischiano amene dispute di campanile e scenari legati al trasporto su ferro con implicazioni politiche. Il sindaco di Supino, Gianfranco Barletta, ad esempio, tiene a sottolineare che l’area oggetto dello studio di fattibilità delle Ferrovie dello Stato, è quella di Pantano, che, a suo dire, ricade indiscutibilmente nel suo Comune, quello di Supino. Sia pure a meno di un chilometro di distanza dal casello dell’A1 di Ferentino e a uno schioppo da Frosinone. 

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Ma al di là dei confini, la questione è un’altra: se e quando sorgerà la stazione di Ferentino (e/o Supino?), questa priverà lo scalo del capoluogo della fermata dell’alta velocità che partirà il prossimo luglio? 

Solo merci, anzi no - A farsi la domanda e darsi una risposta è il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani il quale, un po’ diabolicamente, chiama la stazione dell’alta velocità «nodo di interscambio gomma-rotaia» e la colloca «nel territorio di Supino, al confine con l’area industriale di Frosinone», anziché a Ferentino come indicano le slides del progetto. Ad ogni modo, secondo il sindaco, «serviranno anni» per realizzarlo e sarà comunque a «servizio del traffico merci, convogliando le risorse del sistema logistico e del carico merci dell’Italia centro-meridionale diretto fino in Scandinavia». 



La fermata dell’Alta velocità per i passeggeri, dice Ottaviani, resterà per sempre a Frosinone. 

Un’ipotesi smentita da altre fonti istituzionali che al contrario ribadiscono: la nuova stazione dell’alta velocità di Ferentino assorbirà anche il trasporto passeggeri. Oggi infatti per istituire le fermate della Tav a Cassino e a Frosinone, quelle che partiranno a luglio (una al mattino verso Roma, l’altra al pomeriggio verso Napoli), i Frecciarossa devono deviare dalla linea dell’alta velocità e quindi percorrere il tratto della linea ordinaria compreso tra Cassino e Sgurgola. Il che comporta un sensibile rallentamento dei treni superveloci. La funzione della nuova stazione, che dovrebbe sorgere dove già oggi passa l’alta velocità, è proprio quella di evitare questo bypass. Una soluzione, quindi, solo temporanea. 

D'altra parte lo stesso amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, il ciociaro Gianfranco Battisti, nel corso della videoconferenza di presentazione del progetto della stazione dell'Alta velocità di Ferentino, ha parlato di un «bacino potenziale di un milione di passeggeri». Passeggeri, appunto, non merci.

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Il sindaco tira dritto - Secondo il sindaco Ottaviani, al contrario, il progetto della riqualificazione della nuova stazione (per complessivi 25 milioni di euro di investimenti) è stato pensato, in accordo con le Ferrovie dello Stato, proprio per servire un altro capoluogo di treni superveloci. Il sistema dell’Alta velocità, sottolinea ancora il sindaco di Frosinone, è «proprio quello del collegamento veloce, alternativo al traffico aereo, tra i centri urbani dei capoluoghi, evitando l’uso, da parte di passeggeri e pendolari, proprio dell’auto». 

Insomma, Ottaviani è convinto che nessuno, mai e poi mai, toglierà al capoluogo la fermata dell’alta velocità. Neanche quando o se sorgerà la nuova stazione. E se così stanno le cose, dice il sindaco, allora è meglio non perdere tempo e mettersi subito al lavoro per tentare di valorizzare le opportunità del nuovo collegamento. 


Un consorzio per la promozione - Così è nata l’idea di formare un Consorzio Frosinone Alta Velocità: «Nei prossimi giorni presenteremo il logo - spiega il sindaco - Il consorzio intende mettere insieme imprese, categorie datoriali e dei lavoratori, associazioni, enti accademici e di alta formazione, ordini professionali, operatori del sistema bancario e immobiliare ed altri stakeholder». Tra gli obiettivi del Consorzio, spiega Ottaviani, c’è quello di illustrare attraverso campagne pubblicitarie «i vantaggi delle varie linee di offerta qualitativa che, viceversa, proprio i romani (oltre tre milioni di persone) potranno trovare da noi, a 40 minuti di distanza, con prezzi e costi più alla portata delle famiglie».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero