Allarme smog e rifiuti, il capoluogo resta in fondo alla classifica

Allarme smog e rifiuti, il capoluogo resta in fondo alla classifica
IL RAPPORTO Il capoluogo ciociaro scala quattro posizioni, passando dalla 103 alla 99 su 104, ma resta il penultimo nel Lazio nella classifica generale stilata da Legambiente...

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IL RAPPORTO
Il capoluogo ciociaro scala quattro posizioni, passando dalla 103 alla 99 su 104, ma resta il penultimo nel Lazio nella classifica generale stilata da Legambiente sull'ecosistema urbano. Fa peggio soltanto Viterbo che però finisce in fondo alla graduatoria perché non ha fornito dati sufficienti. Il dossier, riferito al 2016, è stato presentato ieri e ribadisce le criticità di sempre: smog, dispersione idrica, raccolta differenziata. Ambiti nei quali Frosinone raggiunge risultati molto al di sotto della media, sia regionale che nazionale

SMOG
Il valore sulla dispersione idrica, vale a dire la differenza tra l'acqua immessa nella condotta e quella consumata, nel 2016 è stato pari al 75,4 per cento. Praticamente solo un quarto finisce a destinazione.
L'altro punto dolente è l'inquinamento atmosferico. Per numeri di sforamenti di Pm10 (nel 2016 sono stati 85), il capoluogo ciociaro fa peggio solo di Torino. Tra i più alti d'Italia anche i valori medi annuali di polveri sottili (35 microgrammi per metro cubo). Altri dati, direttamente o indirettamente correlati allo smog, non sono incoraggianti. Il capoluogo più afflitto dall'inquinamento atmosferico è anche quello in cui circola il maggior numero di auto: 75 ogni 100 abitanti. Fa peggio solo L'Aquila con 76. Dato che fa il paio con quelli scarsi sul trasporto pubblico: il numero di viaggi all'anno per abitante, come l'anno scorso, è pari a 14; in media sono 20 i chilometri percorsi in un anno da ogni abitante.
Restando in tema di mobilità sostenibile a Frosinone sono presenti 5,91 metri ogni 100 abitanti di piste ciclabili, più del doppio di Latina (2,25 metri) e di tanti altri Comuni che però non sono interessati dal problema smog. Poi ci solo le isole pedonali: 0,22 metri quadrati per abitante; gli alberi: 9 ogni 100 abitanti; il verde urbano fruibile: 29,1 metri quadrati per abitante; infine l'energia fotovoltaica e termica: 2,74 installati su edifici pubblici ogni 1000 abitanti. In tutte queste performance Frosinone presenta dati migliori di quelli di Latina.
RIFIUTI
Il capoluogo ciociaro fa peggio invece sulla gestione dei rifiuti. Va innanzitutto segnalato un aumento della produzione pro capite: dai 576 chili per abitante del 2015 si è passati a 598 del 2016. La raccolta differenziata resta ancora a un misero 18 per cento, mentre il porta a porta a 21,7 per cento. Sono i dati peggiori del Lazio e non solo.
LE REAZIONI
«A penalizzarci particolarmente sono i dati sull'acqua, che confermano le posizioni assunte da noi sindaci», dice Nicola Ottaviani. C'è poi la questione smog rispetto alla quale il primo cittadino annuncia la linea dura: «L'attuale emergenza nel Nord Italia ribadiscono che buona parte del problema rimanda alle auto. Quindi anche il capoluogo, quando e se i valori delle Pm10 si dovessero portare in maniera costante oltre la norma, non esiteremo ad adottare provvedimenti drastici simili a quelli presi dalle regioni settentrionali: blocchi infrasettimanali e divieto di circolazione esteso alle auto Euro 4 e 5. Si tratta di una scelta obbligata, perché il diritto alla salute è preminente».

Parla di «fallimento delle politiche in materia di ambiente e mobilità» il consigliere di opposizione Fabrizio Cristofari: «Sono sdegnato da questa situazione, che non è mai cambiata in 5 anni di governo di centrodestra - dichiara l'ex candidato a sindaco - Sulle polveri sottili non è più possibile limitarsi al compitino dei blocchi del traffico. Sui rifiuti, con quelle percentuali di differenziata, siamo sostanzialmente gli ultimi d'Italia. Chiediamo ora una seria verifica sui parametri di incremento contenuti nel nuovo appalto appena avviato».
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Il Messaggero